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Cronaca

JESI ASP9, PRESENTATO IL BILANCIO DI PREVISIONE: PIÙ FONDI PER DISAGIO E POVERTÀ

JESI, 21 aprile 2017 – Presentato il bilancio di previsione dell’Azienda Servizi alla Persona dell’Ambito territoriale numero 9 (ASP9) per l’anno 2017; rispetto a quello dello scorso anno esso è aumentato di ben 2,5 milioni, toccando i 14,5 milioni. A tanto ammonta la disponibilità pubblica per garantire alcuni dei servizi sociali essenziali per una comunità che risente delle condizioni generali dell’economia. I numeri di questo bilancio sono stati illustrati dal Presidente dell’Asp9, Sergio Mosconi, e dal Direttore della stessa Azienda, Franco Pesaresi. Dal quadro riepilogativo delle spese che si andranno a sostenere, oltre la metà saranno assorbite dal sostegno alla disabilità (3,978 milioni, pari al27,47%) e dalla Casa di riposo di Jesi (3,623 milioni, pari al 25,03%). In questa singolare classifica si nota un incremento di spese per l’assistenza a minori e famiglie che sfiora il milione (6,81%) contro i circa 800mila euro dello scorso anno; incremento significativo anche per fronteggiare disagio e povertà per le quali sono stati stanziati oltre 963mila euro, vale a dire il 6,64% delle disponibilità. Altre spese consistenti sono quelle per l’assistenza agli anziani (898mila euro pari al 6,20%), quelle assorbite dalla casa di risposo di Cingoli (858mila euro, pari al 5,92 del totale) e, sempre nel Balcone delle Marche, la gestione delle mense scolastiche che assorbe ,il 2,89% del totale, vale a dire quasi 420mila euro. Tra le altre voci di spese il Servizio di ambito assorbe 813,5 mila euro (5,62%) il nuovo Progetto Sprar che con 1.447 mila euro assorbe il 10% dei circa 14,5 milioni totali. A questo elenco si deve aggiungere quello relativo alle spese per il personale che nel 2017 costeranno poco più di 494mila euro (3,42%). A proposito di personale questo è composto da 1 Dirigente, 46 dipendenti a tempo indeterminato e 14 a tempo determinato. Il personale privato occupato nei vari settori di attività che nell’anno precedente era di 360 elementi, per il 2017 salirà a 441.

Fino a qui abbiamo analizzato l’aspetto economico del bilancio che però comprende anche dei traguardi che il consiglio di amministrazione intende conseguire.

Cominciamo con l’evento di sabato 22 aprile quando, in via San Giuseppe 36, si inaugurerà il centro Alzheimer, un centro diurno che a 16 soggetti offrirà la possibilità di vivere, comunicare, e trascorrere assieme molte ore del giorno. C’è poi il progetto S.P.R.A.R. che prevede servizi di accoglienza per migranti; altro progetto è il così detto P.I.P.P.I che è un programma di intervento  nei confronti delle famiglie negligenti, al fine di evitare il rischio di allontanamento dei minori.

Sempre rivolto ai minori è il progetto Sport che intende venire in aiuto dei ragazzi le famiglie dei quali non hanno le possibilità economiche per iscriverli a corsi sportivi, ne per acquistare loro le attrezzature necessarie alla pratica sportiva. Tra le cose in cantiere c’è quella di trovare una soluzione alla questione dell’abolizione dei voucher e, cosa sempre più importante in questa epoca di abbandono delle buone condotte, l’avvio di un protocollo che tuteli le donne vittime di violenza. Grazie alla disponibilità di Cariverona sarà garantito il fondo per l’abitare sociale e solidale “Jesi abita”.

Un occhio, infine, al numero dei soggetti che si sono avvalsi dell’aiuto e dell’assistenza dell’Asp; nell’ambito dell’Unità operativa minori e famiglia nel2015 furono 1.102, l’anno successivo 1.482. Singolare in questo campo il calo dei soggetti minori presi in carico, passati da 195 a 180, e quello dei frequentatori dei centri di aggregazione per minori, fermatosi a 172 dai 202 dell’anno precedente. Nelle case di riposo  di Jesi e di Cingoli gli utenti delle case di riposo sono passati da 172 a 158; un calo dovuto a questioni di sicurezza della residenza jesina. Su questo fronte i vari responsabili si stanno adoperando per ottenere la disponibilità delle strutture di Apiro, Staffolo e Morro d’Alba che così contribuiranno a ridurre le liste d’attesa degli anziani. In aumento, nel 2016, i soggetti colpiti da disabilità che necessitano di assistenza, passati da 524 a 565. In netto calo (da 117 a 92) il servizio di assistenza domiciliare; una riduzione dovuta al sempre maggiore ricorso alle così dette badanti. Il totale complessivo degli assistiti dall’Asp9 ha raggiunto quota 4.575 contro i 3.834 soggetti del 2015. Questo perché la popolazione tende ad invecchiare, l’economia stenta a riprendersi e perché le famiglie sono sempre più prese da questioni di lavoro.

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