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Cronaca

Jesi Autismo: facciamo rumore consapevolmente, e il centro si tinge di blu

Il direttore dell’Asp9, Franco Pesaresi: «Fenomeno importante, oggi un bambino ogni 77 con disturbi dello spettro autistico»

Jesi“Facciamo rumore consapevolmente” è l’iniziativa di sensibilizzazione sui disturbi dello spettro autistico che sabato, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, ha tinto di blu il centro storico della città, coinvolgendo famiglie e professionisti nel corteo che attraverso Corso Matteotti si è diretto in Piazza Pergolesi.

Lì, ad attendere i ragazzi e gli operatori della Cooperativa sociale Cooss Marche, il professore del Liceo Artistico Mannucci Massimo Ippoliti e gli studenti della 3a, per una performance artistica a suon di tappi e bottiglie che ha unito la cittadinanza in una rumorosa danza collettiva di augurio.

L’evento a cura di Cooss Marche, è inserito all’interno del programma di #JesiEduca con il sostegno del Comune, dell’Asp Ambito 9, dell’Artistico Mannucci e della ditta Togni Spa. Presenti all’incontro anche il vicesindaco Samuele Animali e l’assessora Emanuela Marguccio, Franco Pesaresi, direttore dell’Asp Ambito 9 , il vicepresidente della Coos Marche Giampaolo Gherardi e Valentina Spadoni, educatrice presso l’omonima cooperativa. 

«Noi, come mondo dell’autismo, ci siamo, e vorremmo che la comunità si appropriasse di noi fornendoci servizi e assistenza necessaria – ha affermato Franco Pesaresi -. Apprendiamo dagli ultimi dati che nasce un bambino affetto da disturbi dello spettro autistico ogni 77: è un fenomeno importante, che coinvolge la società nel suo complesso». 

Un totem realizzato con materiali di riciclo al centro, tutt’intorno 7 quintali e mezzo d’acqua in cassette disposte a formare dei cerchi concentrici: è l’installazione suggerita da Luigi Paoloni – titolare dell’omonimo bar di Viale Gallodoro – per rappresentare simbolicamente il passaggio dallo stadio di isolamento indotto dalla malattia all’ingresso in società.

I ragazzi, accompagnati dai loro educatori, si dispongono dentro l’ultimo cerchio, attorno al totem. Intanto fuori, nello spazio libero, comunità e studenti iniziano a fare rumore muniti di bottiglie di plastica riciclata riempite con tappi in metallo.

«E’ il tam tam che esorcizza la malattia», spiega Massimo Ippoliti.

«L’idea – prosegue – è che i ragazzi, attirati dal rumore, si incamminino lentamente attraverso la spirale per uscire dal loro nucleo centrale e andare in orbita con il mondo attorno a loro. E’ un augurio».

«Sono io a ringraziare voi – ha affermato l’assessora Emanuela Marguccio – è un momento importantissimo di sensibilizzazione, un’inclusione a 360 gradi che entra nella città e la rende comunità educante. Questo ci rende estremamente orgogliosi». 

«Non basta un giorno e nemmeno un mese, l’autismo ci impegna tutti i giorni – operatori, famiglie, istituzioni – 365 giorni all’anno», ha ricordato l’operatrice della Cooss Marche, Valentina Spadoni.

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