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Cronaca

Jesi Cavalcavia restituito alla città, «ora diamogli un nome»

Le parole di soddisfazione del Sindaco per l’opera finalmente conclusa, le proposte emerse sui social, ma JesiAmo incalza: «Va tenuto sotto osservazione e le due scalinate non restaurate non sono un gran colpo d’occhio»

Jesi – «Il Cavalcavia è restituito alla città. È stato un lavoro complesso che ha richiesto uno sforzo molto di più grande rispetto a ciò che abbiamo raccolto. Sono stati necessari studi, varianti progettuali aggiuntive, pareri della Sovrintendenza e soluzioni di viabilità che potessero garantire l’utilizzo del Viale della Vittoria pur in presenza di un cantiere nel mezzo della carreggiata».

Sono queste le prime parole del sindaco Lorenzo Fiordelmondo che sui social ha espresso la sua soddisfazione per la conclusione del cantiere al cavalcavia di Viale della Vittoria, riaperto giovedì al transito veicolare anche nella parte superiore, dopo 10 mesi di lavori.

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo

«Anche via Gramsci ha una nuova veste. Nel corso dei lavori questo è stato uno spazio nel quale abbiamo voluto sperimentare, trasformando un cantiere in un luogo più piacevole e accogliente perché si comprendesse che laddove qualcosa cambia la città non accumula, ma cresce» ha sottolineato, riferendosi all’esperimento di urbanismo tattico realizzato nell’area precantiere proprio sulla parte superiore del cavalcavia, trasformandola in punto di socializzazione e di gioco.


Poi una proposta lanciata dal primo cittadino che evidenzia come «il Cavalcavia un nome (nella toponomastica cittadina) non lo ha. E se provassimo a pensarne uno insieme?».

Una proposta che ha raccolto subito sui social gli interventi dei cittadini che hanno dato sfogo alla loro creatività con idee tra cui ponte della riconciliazione, cavalcavia della pace, ponte dei diritti umani, ponte Risorgimento, cavalcavia Ubaldi, Muntobè, ponte dell’amicizia.

Ma non hanno reagito con lo stesso entusiasmo le forze d’opposizione.

JesiAmo ha subito espresso le sue perplessità sul lavoro svolto sottolineando che il cavalcavia «dovrà comunque essere tenuto sotto osservazione per alcuni ammaloramenti rilevati nel corso dei lavori della struttura in ferro», evidenziando anche l’aspetto estetico.

Una delle scalinate laterali del cavalcavia

«Come qualche attento cittadino ha già osservato, la struttura complessiva del cavalcavia presenta un netto confine proprio in termini visivi tra l’arcata centrale del ponte, oggetto di riqualificazione, e le due scalinate poste a lato della struttura rimaste senza restauro e segnate ovviamente dal tempo: non un gran colpo d’occhio».

«Vista anche le notevoli entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione di Amazon, i bandi Pnrr e la ricerca di fondi regionali o statali per tali opere di recupero, eravamo ottimisti che l’Amministrazione comunale cogliesse l’occasione per mettere mano e riqualificare anche la parte rimanente del cavalcavia».

L’altra scalinata del cavalcavia

Da qui la decisione di JesiAmo di presentare al prossimo Consiglio comunale una mozione all’Ammistrazione per richiedere l‘intervento sulle due scalinate del cavalcavia, riqualificandole e dotandole anche di un passaggio utile per trasportare le bici, creando un collegamento ciclabile tra Viale della Vittoria e il centro città.

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