Cronaca
JESI CELEBRAZIONI DEL 4 NOVEMBRE, IL SINDACO BACCI: “ONORE AGLI UOMINI IN DIVISA SIMBOLO DELL’UNITÀ NAZIONALE”
7 Novembre 2016
JESI, 7 novembre 2016 – E’ stata una mattinata intensa quella di ieri, domenica 6 novembre, giornata deputata a ricordare il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate del 4 novembre scorso.
Primo appuntamento, alla Compagnia carabinieri, in corso Matteotti, dove c’è stato il saluto al comandante del presidio militare, maggiore Benedetto Iurlaro, poi ci si è diretti ai giardini pubblici di viale Cavallotti per il rito religioso officiato da padre Antonio De Melis, carmelitano del santuario delle Grazie, e qui si sono schierate tutte le associazioni e le autorità civili e militari.
Tra queste, il sindaco Massimo Bacci, il vice Luca Butini, il presidente del Consiglio comunale, Daniele Massaccesi, il consigliere regionale Enzo Giancarli, consiglieri comunali, il vice questore della Polizia di Stato, Antonio Massara, il comandante della Guardia di Finanza, capitano Daniele Carrozzo, della Polstrada, ispettore superiore Stefano Ortolani, della Polizia Locale, Liliana Rovaldi, il maggiore Benedetto Iurlaro, comandate della Compagnia carabinieri e il luogotenente Fiorello Rossi, comandante della Stazione carabinieri di Jesi.
“Onoriamo i caduti – ha affermato nell’omelia padre Antonio – e i loro ideali di pace e giustizia. Su questo altare mettiamo le nostre gioie, le pene, le nostre speranze, cercando di aprire il nostro cuore a tutti. Lo stesso Papa Francesco, in questo anno giubilare della misericordia, ci esorta a vivere nella fede e come uomini saggi, facendo del bene“.
Quindi, la deposizione della corona d’alloro da parte del primo cittadino, sulle note della tromba della banda cittadina “G.B. Pergolesi“, diretta dal maestro David Uncini, che ha accompagnato il successivo corteo dall’arco Clementino all’atrio della residenza comunale dove è stata deposta la seconda corona d’alloro, stavolta alla lapide che ricorda i caduti della Grande Guerra.
Il Sindaco, in questa circostanza, ha preso la parola ricordando come, quest’anno, “non possiamo non pensare al recente sisma e a un’emergenza di ricostruzione che non deve trovare impedimenti. Ma anche allo spirito di servizio di donne e uomini in divisa che portano ovunque la loro umana generosità in Italia e nel mondo”.
“Nell’emergenza – ha sottolineato – la divisa diviene emblema dell’unità nazionale, la sua voce più autentica. Chi la indossa è testimone di pace, speranza e senso civico di fronte ai troppi che tutto questo sembrano averlo dimenticato. Donne e uomini sempre pronti a garantire la tutela e la sicurezza collettiva e a soccorrere le popolazioni in difficoltà”.
La tappa successiva è stata al famedio del cimitero e qui Bacci ha deposto la terza corona d’alloro in memoria dei caduti pro patria.
(p.n.)