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Cronaca

JESI FUORI DAL CARCERE ALLE 13 DI NUOVO ARRESTATO ALLE 17: NON CI POTEVA CREDERE…

Gli ovuli di hashish sequestrati dai carabinieri

Gli ovuli di hashish sequestrati dai carabinieri

JESI, 16 aprile 2016 – Esce dal carcere alle 13 d ieri, 15 aprile, ma dopo 4 ore, alle 17, viene nuovamente arrestato per un altro reato: detetenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

E lui, G.M., 32 anni, originario di Brescia, commerciante, domiciliato a Jesi, non ci poteva davvero credere. Il suo stupore, infatti, è stato tanto quando ha visto che i carabinieri lo avevano sorpreso in flagranza di reato ed erano pronti ad ammanettarlo di nuovo per ricondurlo dentro.

E’ accaduto a Jesi, dove i  militari del Nucleo operativo, diretti dal tenente Maurizio Dino-Guida, con una squadra sul campo capeggiata dal maresciallo Fabio Del Beato, hanno arrestato un’altra volta uno dei due italiani autori della tentata rapina commessa il 13 aprile scorso ai danni di due cittadini pakistani,  – avevano cercato in tre, l’altro è un albanese,  di rubargli una vecchia Fiat Punto in via Setificio – poiché, come detto,  colto nella flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Proseguendo le attività investigative connesse all’arresto dei tre rapinatori, i militari del Nucleo operativo, ritenendo che la loro attività non si fosse esaurita, avevano deciso di pedinare i tre  uomini sin dall’uscita dal carcere dove erano stati rinchiusi dopo la tentata rapina.

G.M., a cui il Gip aveva applicato l’obbligo di dimora nel comune di Jesi, uscito dal carcere alle ore 13 di ieri, dopo neanche 4 ore, ritornato a casa  di gran carriera si dirigeva verso le cantine del condominio da dove prelevava, ritenendo di non essere osservato da alcuno, abilmente occultata dietro una pianta situata in una zona non di pertinenza del suo appartamento, una scatola contenente sostanza stupefacente.

Non aveva, però, fatto i conti con i militari, i quali, invece,  si erano appostati aspettandolo e cogliendolo così in flagranza.

Uno degli ovuli sequestrati (foto pienne)

Uno degli ovuli sequestrati

Dalla verifica del contenuto della scatola i  militari hanno accertato l’esistenza di ovuli da 10 grammi di hashish, per un peso complessivo di circa 200 grammi e del valore di 10 mila euro.

Sostanza confezionata in modo particolare, “da intenditori”, vista l’alta concentazione di Thc per la quale 0,25 gr corrispondono a un grammo di hashish. Adesso i militari sono impegnati a stabilire se l’arrestato sia spacciatore o anche corriere considerando il particolare confezionamento che su ogni ovulo porta impressa la lettera B.

Dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio,  l’uomo è stato di nuovo trasferito presso il proprio domicilio in regime degli arrestati domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo, che ha poi confermato gli arresti domiciliari.

(p.n.)

 

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