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Cronaca

JESI IL “NABUCCO” DI VERDI DEDICATO ALL’ARCHEOLOGO SIRIANO KHALED ASAAD, CUSTODE DELL’ANTICO SITO DI PALMIRA E TRUCIDATO DALL’ISIS

Giovanni Dolce (Banca Marche) e Stefano Butini (assessore alla Cultura del Comune di Jesi)

Giovanni Dolce (Banca Marche) e Stefano Butini (assessore alla Cultura del Comune di Jesi)

JESI, 13 ottobre 2015 – La 48ma stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi si apre con un omaggio e ricordo dell’archeologo siriano Khaled Asaad, l’eroico custode del sito di Palmira ucciso dai jihadisti per essersi rifiutato di rivelare il nascondiglio di inestimabili reperti romani. I vertici amministrativi, culturali e direttivi del teatro jesino dedicheranno la prima opera del cartellone 2015: il “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Nel suo complesso l’intera stagione operistica sarà dedicata ad un nome illustre della lirica mondiale, al tenore Mario Del Monaco nel centenario della sua nascita. Dopo il capolavoro verdiano, in programma venerdì 16 (ore 20,30) e domenica 18 ottobre (ore 16) con anteprima per gli studenti domani pomeriggio alle ore 16, completano il cartellone: il “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti che sarà messo in scena mercoledì 11 novembre alle ore 16 per o giovani cultori della così detta musica seria, venerdì 13 alle ore 20,30 e domenica 15 novembre alle ore 16. Chiude il trittico “La vedova allegra” con la prima recita per i giovani nel pomeriggio di mercoledì 9 dicembre e repliche l’11 e 13 dicembre (venerdì e domenica).

Stefano Monti ha curato le scene dell’opera verdiana e ne è anche il regista.

Stefano Monti ha curato le scene dell’opera verdiana e ne è anche il regista.

Alla presentazione del cartellone, assente per impegni fuori città l’amministratore delegato della Fondazione Pegolesi Spontini, William Graziosi, erano presenti: il sindaco Massimo Bacci, presidente della stessa Fondazione, il consulente per le attività artistiche della Fondazione, Giovanni Oliva, l’assessore alla cultura del comune di Jesi, Luca Butini e Stefano Monti, colui che oltre ad aver curato le scene dell’opera verdiana, ne è anche il regista. Non poteva mancare anche quest’anno il rappresentante di Banca Marche, l’istituto di credito che, a dispetto di tutto, ha voluto rinnovare il suo appoggio ad una iniziativa di alto profilo non solo a livello locale, ma nazionale.
Nel presentare il Nabucco, Monti ha voluto percorrere e raccontare il momento in cui un giovanissimo Giuseppe Verdi (aveva 29 anni quando l’opera fu rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano) ha avuto la fantasia di scrivere quelle pagine musicali così intense e drammatiche; il “cigno di Busseto” era reduce da gravi drammi familiari: la morte dei due figli e della moglie, un cocente insuccesso con “Un giorno di regno”. Nonostante ciò il genio musicale di Verdi ha infuso nell’opera tutto il suo vigore e la sua creatività facendo diventare il Nabucco una delle opere più apprezzate allora, come oggi; un’opera dove tutti ricordano e ancora cantano il “va pensiero” facendolo diventare un patrimonio dell’umanità “perché – ha detto – ci racconta una storia universale di incomprensione tra i popoli, di pregiudizi, di muri che hanno attraversato il tempo e oggi si ripetono, con sconcertante attualità, negli stessi luoghi del racconto”.
Protagonisti del Nabucco saranno: Carla Almaguer, Maria Billeri, Ramz Chiikvladze, Elisa Barbero, Leonardo Gramegna, Paolo Battaglia, Roberta Carli e Alice Molinari. Direttore Aldo Sisillo, regia e scene, come detto, Stefano Monti. Elementi scenici dello scultore Vincenzo Balena, Costumi di Massimo Carlotto. La musica sarà prodotta dall’Orchestra dell’Opera Italiana; il Coro è il Lirico V. Bellini, diretto dallo jesino Carlo Morganti.
I biglietti sono in vendita al botteghino del Teatro, ma ne sono rimasti pochi e quindi che vorrà assistere a quest’opera dovrà affrettarsi ad acquistarli.
(Sedulio Brazzini)

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