Segui QdM Notizie
;

Cronaca

JESI IL VESCOVO GERARDO ROCCONI TRA I GIOVANI DELL’AZIONE CATTOLICA

JESI, 22 agosto 2015 – Il vescovo Gerardo Rocconi sta trascorrendo la sua estate con i ragazzi e i giovani delle parrocchie e delle associazioni, poi sarà nell’ex convento dei Frati Cappuccini di Cingoli per sostare con i partecipanti al campo educatori dell’Azione Cattolica.

Ecco la sua testimonianza.
«Sta svolgendosi il “campo di formazione” per gli educatori e animatori di Azione Cattolica. Li ho seguiti con sollecitudine, partecipando ad alcuni momenti della loro attività e poi chiudendo il campo con una verifica e la S. Messa. È per me una bella impressione sia nel vedere il numero consistente dei partecipanti, sia nel vedere l’impegno. Nel momento in cui assistiamo con preoccupazione a fatti dolorosi nella vita dei giovani (morti nelle discoteche, crimini, vuoto esistenziale) vedere tanti che decidono di dedicare parte del loro tempo ai ragazzi e ai bambini guidati semplicemente da una passione educativa, non può che darci fiducia. Ovviamente nulla può essere concesso all’improvvisazione: pertanto l’impegno a formarsi e a maturare per raggiungere una “competenza” appare necessario. Non posso che essere grato e ammirato di fronte a questi giovani e non solo che hanno scelto di spendere così parte del loro tempo.
Ho inoltre passato l’estate nella visita ai campi estivi organizzati per lo più dall’Azione Cattolica, e dagli Scout dall’AGESCI e dalla FSE. Ho visitato anche altri campi parrocchiali che non erano caratterizzati dall’appartenenza a una associazione ma non per questo erano meno validi o meno intensi. Alla fine possiamo parlare di migliaia di ragazzi che hanno vissuto questa esperienza educativa estiva così importante. E ancora il motivo che le sostiene è lo stesso: è tutto possibile perché dietro c’è chi vive una passione educativa. Passione educativa che suscita nella Chiesa tanti educatori giovani, ma anche famiglie che sentono la responsabilità di accompagnare ragazzi e giovanissimi. La scelta di servire i più giovani in questa maniera ovviamente non è solo della Chiesa o di chi appartiene alla Chiesa ma sicuramente questo servizio ecclesiale è caratterizzato da una continuità, da una gratuità e da una generosità encomiabili.
Non meno interessante, anche se esce da quegli schemi che possiamo immaginare, è il servizio di alcuni giovani ai malati soprattutto all’interno dell’UNITALSI. Li ho visti a Lourdes e in numero consistente a Loreto dal 31 luglio al 3 agosto al pellegrinaggio delle sottosezioni delle diocesi di Jesi e di Senigallia. Qui non si tratta tanto di passione educativa quanto di offrire un aiuto e un sostegno da parte di giovani a chi non ce la fa “fisicamente” cioè a malati e disabili. Ma le caratteristiche di questo servizio restano le stesse: gratuità e generosità».

News