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Cronaca

Jesi Inaugurate al PalaTriccoli le panchine lilla dell’inclusività

Dall’impegno dei gruppi scout il simbolo di una città in cui «tutti si sentano accolti indipendentemente dall’orientamento sessuale», sotto la regia di due giovani: il consigliere comunale Giacomo Mosca e don Federico Rango

Jesi – Sotto una pioggerella insistente si è svolta ieri pomeriggio l’inaugurazione delle panchine lilla dell’inclusività.

Le quattro sedute sono già lì da tempo, disposte in cerchio proprio a richiamare il dialogo tra le persone e l’inclusione, ma sono state colorate di lilla dal Gruppo Scout di Jesi in collaborazione con il Comune.

A rappresentare l’Amministrazione comunale c’era l’assessora alle politiche giovanili Emanuela Marguccio accompagnata dal giovane consigliere che ha fatto da referente per il Comune per questo progetto, Giacomo Mosca.

«Ci piacerebbe dedicare queste panchine a chi più volte non si è sentito al posto giusto – hanno detto i ragazzi dei gruppi scout jesini che le hanno pitturate – e accoglierle simbolicamente in un luogo sicuro. Vorremmo che queste rappresentassero un segnale di cambiamento nella nostra città, affinchè possa diventare un posto in cui tutti si sentano accolti indipendentemente dall’orientamento sessuale».

Un messaggio forte per un gruppo di giovanissimi, tanto più appartenenti a un’associazione giovanile cattolica. Che diventa fortissimo e segno di rottura con un certo passato, quando viene pronunciato da un giovane sacerdote come don Federico Rango.

«E’ bello che questa nuova generazione di cristiani che sta emergendo – ha detto don Federico, molto conosciuto e seguito dai giovani jesini – abbia attenzione a questi elementi e temi. Il segnale di una generazione che tende a mettere insieme le persone non sulla base delle etichette ma di espressioni personali, come anche la Chiesa non ha sempre fatto in passato».

«Come Amministrazione comunale siamo particolarmente contenti di questa attività, i cui meriti vanno ascritti al consigliere Giacomo Mosca, che organizzato il tutto – ha detto l’assessora, che si è tolta la fascia tricolore consegnandola, simbolicamente, nelle mani di Giacomo Mosca -. Vorremmo che si sapesse che Jesi è il posto giusto per tutti, in quanto città inclusiva».

«Grazie a voi – ha concluso il consigliere rivolto agli scout jesini e a don Federico – per averci contattati per realizzare queste panchine. Come consigliere, ma soprattutto come vostro coetaneo, è bello vedere il vostro entusiasmo per questa che era solo un’idea, ma che ora è stata messa a terra».

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