Cronaca
JESI Lascito Morosetti, spostamento della fontana e non solo
3 Novembre 2020
Il consigliere di maggioranza Giancarlo Catani: «Credo che il referendum non sarà ammesso ma stiamo aspettando le valutazioni dei tecnici sul trasloco»
JESI, 3 novembre 2020 – In attesa della valutazione dei tecnici sulla possibilità di spostare la fontana dei leoni da Piazza Federico II a quella della Repubblica, si sta ragionando sulla destinazione del lascito di Cassio Morosetti visto che la cifra di due milioni consentirebbe di valutare più interventi.
«I consiglieri di maggioranza stanno valutando questo percorso – spiega il consigliere di PattoxJesi, Giancarlo Catani – . Il Consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi dopo la valutazione dei tecnici che ci dirà se lo spostamento è possibile e soprattutto se si riuscirà a rispettare il vincolo temporale che è strettissimo».
Come noto infatti, secondo le volontà testamentarie del defunto vignettista, la fontana dovrà essere nella nuova sede e pienamente funzionante entro il 21 luglio 2021.
«Decideremo in maniera autonoma e consapevole: l’intervento non è nel programma di mandato, ma ci permetterebbe di mettere mano a diversi luoghi del centro storico come la stessa Piazza Federico II, la cisterna romana, il Teatro San Floriano e interventi di natura sociale come l’abbattimento della barriere architettoniche. Tutte ipotesi su cui ragionare».
I gruppi consiliari di opposizione, il Partito democratico e Jesi in Comune, hanno avanzato la proposta di un referendum per dare ai cittadini di Jesi l’opportunità di poter esprimere la loro opinione sullo spostamento. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
«Occorre prima l’adesione dei tre quarti dei consiglieri. Il referendum significa mettere in moto il Comitato dei garanti e credo che questa volta, come già accaduto per il monumento a Pergolesi, non sarà ammesso».
(e.d.)
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