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Cronaca

Jesi Le celebrazioni del 4 Novembre – FOTO

Mattinata che è iniziata al Famedio per poi proseguire alla Compagnia Carabinieri, quindi la messa ai giardini, il corteo, e la conclusione nell’atrio del Comune

di Pino Nardella

Jesi, 6 novembre 2022 – La giornata dell’Unità nazionale e delle nostre Forze Armate4 Novembre – è stata celebrata questa mattina con un nutrito programma che ha avuto inizio al famedio del cimitero monumentale di via Santa Lucia con la deposizione di una corona d’alloro alla presenza del Sindaco.

Primo cittadino che, successivamente, è stato ospite della Compagnia Carabinieri di Jesi dove la commemorazione ha visto la presenza del comandante, capitano Elpidio Balsamo e del luogotenente Fiorello Rossi, comandante della Stazione, del commissario, vice questore Mario Sica, del capitano Gianmarco Di Deodato, comandante della locale Compagnia della Guardia di Finanza, del vice comandante della Polizia Locale, Filippo Peroni, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma.

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Breve cerimonia durante la quale il sindaco Lorenzo Fiordelmondo ha ringraziato tutte le forze dell’ordine per il loro costante impegno al servizio della comunità e, più in generale, anche per il loro insostituibile apporto nei luoghi dove si soffre di più, anche al di fuori della nostra nazione.

«Un onore ricevervi – ha detto il capitano Balsamo – in questa che non è soltanto la nostra casa ma lo è di ciascuno di noi. Questo è un territorio sano rispetto ad altre realtà, conserva una sua genuinità coniugata a un profondo senso civico. Le vittime non sono solo opera dei conflitti, passati e purtroppo presenti ma anche causate dall’illegalità: un nemico diverso che noi tutti combattiamo con lo stesso impegno».

Ai giardini pubblici di Viale Cavallotti, davanti al monumento ai caduti, la messa in suffragio officiata da padre Matteo Palumbo, del santuario delle Grazie, coadiuvato dal diacono Marco D’Aurizio, direttore della Caritas diocesana. Deposizione della corona d’alloro da parte del primo cittadino, quindi il corteo che si è formato all’Arco Clementino e, aperto dalla banda cittadina “G.B. Pegolesi”, si è diretto, lungo Corso Matteotti, in Piazza Indipendenza, sede della municipalità.

Altra deposizione di una corona d’alloro nell’atrio dove è presente una lapide, quindi il Sindaco, prima del commiato, ha voluto tra l’altro sottolineare, rivolgendosi ai presenti, come «l’unità è la misura di tutte le molteplicità che la compongono. Noi tutti ci ritroviamo nella Carta Costituzionale che definisce la nostra identità e la nostra forza di cittadini, ci ritroviamo nella pace, valore fondamentale del nostro vivere civile, nella solidarietà, come accaduto nella recente alluvione, tutti uniti per un obiettivo comune, nella memoria storica che segna il nostro cammino. Con un pensiero particolare rivolto alle scuole, agli studenti, in particolare ai più piccoli che, come ho potuto constatare di persona, hanno voglia di conoscere, di avere attenzione da parte delle istituzioni».

Lorenzo Fiordelmondo ha poi concluso ricordando, e recitandolo, l’articolo 2 della Costituzione «sintesi perfetta – ha detto – di quello che significa unità nel Paese».

In Piazza Indipendenza, frattanto, si alzavano le note del canto degli italiani, l’Inno di Mameli.

(foto Cristiana Loccioni)

©️riproduzione riservata

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