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JESI Legambiente racconta l’accoglienza dei bambini dopo Chernobyl

L’incontro ieri pomeriggio al TreeBoo: la manifestazione è proseguita con la proiezione del documentario “The Zone”

JESI, 13 agosto 2020 – Pomeriggio ricco di emozioni e spunti di riflessione quello di ieri con i volontari del circolo Legambiente Azzaruolo di Jesi nella verdissima cornice di Treeboo, evento che si è tenuto nel bosco di via Ancona.

Da sinistra: Andrea Antolini del Treeboo, Francesca Paolini e Leonello Negozi

Francesca Paolini, presidentessa del circolo, unitamente a Leonello Negozi, memoria storica dell’Azzaruolo, hanno ricordato l’impegno dell’associazione jesina dopo il più grave disastro nucleare della storia: Chernobyl, 1986.

«La nazione più colpita dagli effetti della contaminazione è stata la Bielorussia con il 70% del fallout radioattivo ricaduto sul territorio – ha evidenziato Negozi -. Vivere, mangiare e bere in aree radioattive provoca patologie tumorali e abbassamento delle difese immunitarie, soprattutto nei bambini. Per 13 anni Legambiente su tutto il territorio nazionale ha contribuito a ospitare oltre 25mila bambini e bambine».

In Vallesina il progetto è andato avanti per tre anni, centinaia i piccoli accolti.

«Vincenzo Russo fu il coordinatore di quell’esperienza che umanamente ci aveva travolto – ha proseguito Negozi -. Quei bambini dovevano tornare a casa e non potevamo creare aspettative».

Nacque poi il progetto “Rugiada”, un “paradiso” in una zona non contaminata che contribuisce alla cura e all’aiuto dei più piccoli.

«Dal 2007 il Circolo jesino ha seguito progetti mirati sui luoghi contaminati della Bielorussia: abbiamo raccolto fondi e donato apparecchiature scolastiche e sanitarie, collaborato con le istituzioni cittadine, regionali, con curia e Asur per formare personale medico e didattico e seguire numerose iniziative. L’impegno non è finito: proseguono gli scambi formativi e la donazione di mezzi e attrezzature».

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Da sinistra: Andrea Antolini del Treeboo, Francesca Paolini e Leonello Negozi

Una serata dedicata alle riflessioni sul nucleare proseguita con la proiezione del documentario “The Zone”, girato nelle aree devastate dal disastro nucleare.

Il prossimo anno sarà il decennale di un altro disastro ambientale legato al nucleare, quello di Fukushima in Giappone che il regista jesino Alessandro Tesei ha intenzione di andare a documentare.

«C’è una rinnovata sensibilità verso le tematiche ambientali – ha concluso Francesca Paolini – . Quest’anno sono stati davvero molti e giovani i nuovi iscritti a Legambiente: il cambiamento climatico è evidente e c’è voglia di attivarsi».

(e.d.)

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