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Cronaca

JESI DA PARCO PUBBLICO A PIANTAGIONE DI ORTICHE, ORTI PACE NEL DEGRADO: PANCHINE ROTTE E RIFIUTI OVUNQUE

Ecco come sono ridotte le panchine al parco Orti Pace

JESI, 2 aprile 2017Un’area verde a disposizione dei cittadini ormai conquistata da una delle più temute piante irritanti, l’ortica. È quanto sta avvenendo agli Orti Pace, dove dal maggio 1985 campeggia il Monumento al Bersagliere, in ricordo dei fanti piumati che, con grossi sacrifici umani, entrarono a Jesi per liberarla dal gioco nazi-fascista.

Da parco pubblico a discarica a cielo aperto…

Quell’ampio spazio appare oggi abbandonato; il verde che un tempo era curato, adesso ha infestato un po’ tutto, anche gli stretti sentieri che si arrampicano su quella che la gente di un tempo ancora chiama la “costa del Montirozzo”. Percorrendo con le dovute cautele lungo quel sentiero è facilissimo vedere le vaste piantagioni di ortica e di altri infestanti che crescono rigogliosi. Qualcuno dice che l’ortica è una pianta  utile all’uomo, le sue qualità sono notevoli perché è ricca di acido folico e ferro; non solo, leggendo sui siti internet veniamo a sapere anche che è indicata in caso di anemia, artrite, cistite ed altro ancora, ma occorre stare attenti nel raccogliere le piante e nel “cucinarle”.

Uno stato di abbandono che ha fatto scuola tra la popolazione che, approfittando della situazione, getta cartacce, plastica, lattine e persino sacchetti di immondizia.

Il rebus delle mini piramidi

Agli Orti Pace un tempo erano stati installati alcuni giochi per i tanti bambini (molti i figli degli extracomunitari che vivono nella zona più multietnica della città), oggi non ci sono più; niente scivoli o dandoli, ma tre minipiramidi in legno il cui utilizzo non siamo riusciti a comprenderlo. Che fine hanno fatto quei giochi? Sarebbe bello se qualcuno ce lo dicesse e, soprattutto, che qualche altro provveda a rimetterne di nuovi. Niente giochi, dunque, ma anche niente acqua perché l’unica fontanella situata a ridosso del marciapiedi di via del Setificio è completamente a secco e, a giudicare dallo stato di manutenzione, il guasto dovrebbe risalire a molto tempo addietro. Che dire poi delle condizioni delle panchine, particolarmente utili nelle prossime settimane per sedersi all’ombra dei tanti alberi del parco; quasi tutte sono in cattivo stato di manutenzione e ce n’è una che ha perso gli assi di seduta, rimanendo solo con lo schienale.

Forse sarebbe il caso che gli uffici preposti  pensino a dare una sistemata all’intera area, magari prima della ricorrenza del 25 Aprile (Liberazione dell’Italia) o del 20 giugno (liberazione di Jesi).

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