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Cronaca

Jesi Piscina “Bocchini”: il Comune costretto ancora a intervenire

Aumentano i costi delle utenze e diminuiscono gli ingressi, erogati altri 65.000 euro al gestore Team Marche

Jesi – Nonostante i recenti lavori di ammodernamento, la vita della piscina comunale continua a essere tribolata.

I sopraggiunti problemi esterni hanno richiesto un ulteriore intervento finanziario pubblico. Non il primo, e chissà, forse neanche l’ultimo. 

Per inquadrare correttamente la questione, va fatto un passo indietro, al 2019. Dopo numerosi e gravosi interventi di manutenzione straordinaria, l’Amministrazione comunale guidata da Massimo Bacci decise di dare il via libera a una ristrutturazione complessiva della Grazia Bocchinidi via del Molino, costruita nel lontano 1979.

L’intervento si è concretizzato seguendo due diverse ramificazioni: da un lato il Comune si è accollato le spese di efficientamento energetico per 600 mila euro, equamente coperte tra l’aggancio di un bando regionale e le proprie disponibilità di cassa.

Dall’altro si è proceduto all’affidamento in concessione per 15 anni alla Team Marche, che mediante un project financing da 1.200.000 euro, ha effettuato i lavori di riqualificazione su vasche, impiantistica e spogliatoi, con l’erogazione comunale di un contributo annuo di 65.000 euro oltre Iva.

La piscina comunale “G. Bocchini

L’operazione, tecnica ed economica, fu duramente contestata dalla minoranza consiliare, allora composta dal Partito democratico e Jesi in Comune, rappresentate tra gli altri, dagli attuali sindaco Lorenzo Fiordelmondo, e assessore allo sport Samuele Animali. A finire sotto la lente di ingrandimento fu la natura del progetto stesso, che di fatto escludeva la presenza nell’impianto di alcune attività, tra cui quelle della pallanuoto, con la Jesina Pallanuoto costretta a emigrare in giro per la provincia, e quelle subacquee.

Poi venne il maledetto Covid a mescolare le carte in tavola, e nel 2021 il Comune dovette provvedere a un primo intervento economico straordinario. Il lievitare dei costi di investimento fu coperto con 12.865,99 euro, mentre il gestore Team Marche fu indennizzato per le chiusure forzate con l’una tantum di 144.345 euro, Iva compresa, e una proroga della concessione di 3 anni, arrivando a 18 totali.

Ma i problemi non sono finiti arrivando ai giorni d’oggi. Il gestore, infatti, si trova a far di conto con i costi delle utenze di energia elettrica e gas più che decuplicati e una contrazione degli ingressi in piscina stimata intorno al 40% conseguente alle normative di contenimento del virus.

Numeri oggettivi e impietosi che mettono in difficoltà anche un soggetto il quale nel tempo si è dimostrato professionale e affidabile come Team Marche, che oltre a quella jesina ha in uso le piscine di MoieOsimo.

Da qui, la richiesta di ulteriori 3 anni di gestione e un contributo aggiuntivo di 28.000 euro. Istanze recepite parzialmente da Piazza Indipendenza, che non ha concesso proroghe all’affidamento, concentrando su una sola annualità un contributo extra, di 65.000 euro.

Immaginiamo che la decisione non sia stata presa a cuor leggero dall’attuale Amministrazione, decisa a sostenere lo scopo sociale delle molteplici attività che si svolgono in piscina, ma costretta a un rifinanziamento corposo all’interno di un’operazione complessiva architettata da altri e mai condivisa, che per giunta fa storcere il naso ad altre Società sportive alle prese con la crisi post 2020.

Sperando non vi siano ulteriori aggravi sui conti pubblici in futuro.

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