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Cronaca

Jesi Ponte San Carlo, non solo cantiere ma anche rifiuti

Dalle 7 di stamattina la chiusura sperimentale di 3 giorni per testare la viabilità prima di quella definitiva di settembre, intanto resta il problema dell’abbandono, non solo immondizia ma anche materiale edile

Jesi – Il Ponte San Carlo resta sotto i riflettori, non solo per la prova sperimentale di chiusura, avviata alle 7 di stamattina, e che durerà fino a mercoledì 7 giugno, ma anche per la pratica di cattivo gusto dell’abbandono dei rifiuti sotto al ponte, ai bordi della pista ciclabile che costeggia il fiume.

Un’abitudine ormai consolidata negli anni, che avviene per mano di chi continua a infischiarsene delle buone pratiche dello smaltimento.

Non ci sono, infatti, solo i classici sacchi di immondizia ma anche materiali di scarto di varia natura, soprattutto edili, abbandonati alla rinfusa in un’area probabilmente considerata poco in vista e poco frequentata.

Poi periodicamente l’intervento delle associazioni ambientaliste o del Comune per provvede alla pulizia dell’area, che inevitabilmente, però, dopo qualche mese torna a riempirsi.

In questi giorni accanto ai rifiuti, campeggiano materiali edili, ma in passato venivano lasciati anche mobili e oggetti per la casa di grandi dimensioni, al 2019 risale il rinvenimento di sacchi ricolmi di eternit, da parte di un gruppo di volenterosi cittadini che volevano ripulire il fiume e che hanno lanciato subito l’allarme al Centro Ambiente, essendo l’amianto un rifiuto speciale, pericoloso per la salute umana quando inizia a degradarsi e le polveri vengono inalate.

Con l’avvio del cantiere al Ponte San Carlo e la chiusura a partire da settembre, l’area non sarà più così facilmente accessibile e la speranza è che i furbetti di turno perdano l’abitudine a questa pratica incivile.

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