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Cronaca

Jesi «Remo amico fedele, ora siamo tutti un po’ più soli»

Ricordi e parole di stima nel giorno dell’ultimo saluto, ieri, nella chiesa di San Giuseppe

Jesi – Officiati ieri pomeriggio i funerali di Remo Uncini, nella chiesa di San Giuseppe, funzione religiosa concelebrata dai parroci don Giuliano Fiorentini, don Vittorio Magnanelli, don Giulio Amici, don Luigi Reccia e dal diacono Randolfo Frattesi.

«Ci sono cose che non vorresti mai fare, ma che devi fare per rispetto alle persone che hai conosciuto e stimato, e una di queste era Remo – così ha iniziato l’omelia don Giuliano visibilmente commosso -, lasciare andare non è facile, la storia che abbiamo vissuto insieme è un pezzo di noi, e non puoi portarla via così tutta in una volta, oggi siamo tutti un po’ più soli».

Toccanti le parole del figlio David che ha sottolineato come «babbo vedeva oltre la società, una società dove l’uomo aiuta un altro uomo, dove i deboli vanno protetti con delicatezza e rispetto, valori che porterò sempre con me» e, con le parole di Giorgio Gaber, lo ha voluto salutare citando “qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice”».

«Ci ha accettato e amato per come eravamo -, grazie fratello mio, mi mancherai», le parole del gemello Romolo.

Anche Beatrice Testadiferro, direttore di Voce della Vallesina, il giornale diocesano con il quale Remo Uncini collaborava dal 2006, lo ha voluto ricordare: «Idealmente è stato con noi anche questa mattina, amava la sua città e la Chiesa, il mio grazie più sincero per la stima e la vicinanza che hai sempre avuto nei miei confronti – ha detto -, a tutta la famiglia va le condoglianze più sincere di tutta la redazione».

(c.l.)

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