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Cronaca

Jesi San Giuseppe, i residenti: «Incuria e degrado, siamo un quartiere di serie C»

Siepi alte che impediscono la visibilità, sporcizia, strade e marciapiedi dissestati , i luoghi per cui l’Amministrazione ha destinato i fondi Pnrr

Jesi – E’ un appello di delusione e rammarico quello dei residenti del quartiere di San Giuseppe, di chi non ce la fa più a vedere il luogo in cui ha trascorso una vita intera, in una comunità accogliente, andare in malora per la scarsa manutenzione di strade e del verde pubblico e per le frequentazioni poco raccomandabili che stanno proliferando negli ultimi tempi.

«Le siepi lungo via Granita e via Tessitori, che costeggiano il campo Boario – spiegano i residenti – sono talmente alte che nascondono la segnaletica stradale e impediscono la visibilità alle automobili in transito, rendendo pericolosi anche gli attraversamenti pedonali, soprattutto se ad attraversare sono dei bambini, che nel quartiere circolano spesso da soli e rischiano di non essere visti».

«Alcuni alberi sarebbero da potare o da rimuovere perché troppo inclinati e le radici hanno dissestato il manto stradale rendendo impraticabile la via con le auto. La vegetazione incustodita, tra l’altro – sottolineano i residenti – facilita il verificarsi di situazioni promiscue, tra individui poco raccomandabili che approfittano per appartarsi e scambiare soldi e droga anche in pieno giorno».

«E’ triste vedere il nostro quartiere così poco custodito e in degrado, ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni che per anni non hanno fatto nulla per cambiare le cose e ora siamo diventati un quartiere di serie B, anzi forse di serie C».

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D’altra parte si tratta proprio dei luoghi individuati dall’Amministrazione comunale per la progettazione di un completo restyling con allestimento di aree verdi attrezzate e ripulite, sistemazione dei marciapiedi e dell’illuminazione, realizzazione di pista ciclabile e pedonale. Il tutto nell’ambito del progetto Pinqua, per la qualità dell’abitare, finanziato dai fondi Pnrr e che in base alle direttive ministeriali dovrebbe concludersi entro il 2026, restituendo così piena dignità al quartiere.

Leggi anche: Jesi San Giuseppe e Parco Granita, al via l’appalto per il restyling

Ma i residenti nel frattempo chiedono interventi immediati, la realizzazione di quelle piccole ma fondamentali manutenzioni che rendano più pulita e vivibile l’intera area di San Giuseppe e un maggiore controllo delle Forze dell’ordine sulle frequentazioni promiscue del quartiere.

I residenti hanno segnalato anche altre situazioni di degrado e sporcizia, come nell’area del Parco del Granita, in cui spesso si appartano individui che fanno lì i loro bisogni o lasciano i rifiuti a terra, il parco dedicato al partigiano Ivo Pasquinelli, recentemente risistemato, dove periodicamente vengono distrutti i giochi e viene segnalata sporcizia e vegetazione tropo folta. L’area di fronte all’incompiuta torre Erap, abbandonata all’incuria, con erba alta e rovi.

Il parco intitolato a Ivo Psquinelli

Un luogo che fa parte delle storia più antica della comunità jesina, ma che oggi vive una situazione di disagio simile a quella creatasi poco tempo fa al Parco del Vallato, prima del recente restyling che lo ha trasformato in centro di aggregazione e location di iniziative culturali ed eventi.

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