Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Scuola Leopardi, nel Giardino dei Giusti un frassino per Carlo Urbani

Ospite dell’evento Giuliana Chiorrini, moglie del medico della Sars: «La cosa più importante è la disponibilità verso gli altri»

di Elena Tisè

Jesi, 6 aprile 2023 – Inaugurato ieri mattina il Giardino dei Giusti della scuola secondaria di primo grado Giacomo Leopardi, uno spazio verde destinato al ricordo degli uomini e delle donne che si sono spesi per l’umanità.

Il primo nome di cui si è scelto di onorare la memoria è quello di Carlo Urbani, il medico di Castelplanio che isolò il virus della Sars, rimanendone vittima, e da cui prende il nome lo stesso Istituto comprensivo.

Attraverso letture, esposizioni di progetti e intermezzi musicali, i ragazzi della scuola Leopardi hanno ripercorso la vita del medico e dell’uomo che fu Carlo Urbani. A ricordarlo, simbolicamente, ora c’è un frassino, albero che tradizionalmente viene associato alla robustezza, per la sua capacità di rimanere saldo al terreno.

Sono intervenuti nel corso dell’iniziativa l’assessora all’istruzione Emanuela Marguccio, l’assessore all’ambiente e al turismo Alessandro Tesei, Giuliana Chiorrini, moglie di Carlo Urbani e Roberto Gigli in rappresentanza dell’Aicu l’Associazione italiana Carlo Urbani.

Presenti all’evento anche i Carabinieri forestali di Jesi – San Marcello, i quali hanno preso parte alla piantumazione dell’arbusto nell’area verde che circonda la scuola.

«Carlo aveva un modo tutto suo di curare: era vicino alle persone, per essere presente come uomo, oltre che come medico», ha ricordato Roberto Gigli, consigliere Aicu e curatore del museo Carlo Urbani di Castelplanio, inaugurato lo scorso 1 aprile.

Il Giardino che immaginano i ragazzi della scuola Leopardi ha panchine in legno riciclato, ninfee e QR code sugli alberi per raccontare le storie dei Giusti. Il progetto, vincitore tra ventisette, rappresenta la sintesi delle idee emerse durante il concorso istituito dalla scuola per dargli forma. 

Esibito anche un plastico 3D realizzato dalle classi terze che illustra la struttura di un virione, una singola particella di coronavirus.

«Carlo fin da bambino aveva un sogno, anche a voi auguro di sognare, tenendo sempre a mente che la cosa più importante è la disponibilità verso gli altri», ha affermato Giuliana Chiorrini dopo aver ringraziato i ragazzi, il dirigente Gilberto Rossi e tutto il personale scolastico per l’impegno e la cura impiegati nell’organizzazione dell’iniziativa. 

©riproduzione riservata

News