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JESI Scuola “Martiri”: i genitori protestano durante il Consiglio comunale

Un’odissea la frammentazione delle classi distribuite in tre plessi, mentre del fine lavori in via Asiago s’è persa traccia: mercoledì 4 marzo l’incontro col Sindaco

JESI, 28 febbraio 2020Protesta durante  il Consiglio comunale in corso da parte di genitori, alunni e alunne, della scuola primaria Martiri della Libertà.

Con tanto di cartelli inalberati di fronte ai rappresentanti del popolo, riuniti ieri pomeriggio in assemblea, che, invero, sono anche apparsi alquanto stupiti della pacifica invasione.

Interessata dai lavori, la scuola è chiusa da due anni mentre il termine delle operazioni era previsto per luglio 2018.

Da allora famiglie, docenti e personale scolastico si dividono in tre plessi dove sono lstate distribuite le classi per consentire le operazioni di adeguamento strutturale: al Gemma Perchi di Borgo Minonna il tempo pieno, alla Mazzini e alla Federico II le classi a tempo normale.

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Nel plesso di via Asiago dove ha sede la Martiri sono rimasti libri e computer, materiale che rischia di dover essere buttato via visto che le finestre dell’edificio sono aperte giorno e notte da mesi.

Problemi con la ditta, fanno sapere dal Comune che però aveva garantito il rispetto delle tempistiche.

«Chiediamo chiarezza – precisano i genitori –. Vogliamo sapere per quanto ancora deve andare avanti questa situazione. Sono due anni che ci dividiamo in più plessi con disagi per le famiglie e per il personale scolastico che deve spostarsi, in orario di lezione, da una parte all’altra della città».

Scuola “Martiri della Libertà”

Lo scorso anno in occasione del consueto incontro tra docenti e genitori dei bambini iscritti e in occasione dell’incontro “scuole aperte” c’erano state rassicurazioni: «Ci avevano detto che la scuola sarebbe stata pronta nel giro di pochi mesi, sono passati anni: siamo ospiti in tutte le strutture con disagi per insegnanti e bambini. Alla Federico II diamo fastidio agli studenti delle medie che stanno nel plesso: i bambini non escono all’intervallo e non possono andare neppure in giardino».

Viste le condizioni della scuola quest’anno le iscrizioni per il tempo normale sono dieci: non sufficienti, probabilmente, per ottenere insegnanti.

«La conseguenza è che la classe sarà divisa andando a formare classi molto numerose, che gli insegnanti in graduatoria perderanno il posto e la Martiri perde il tempo normale. A questo si aggiunge la possibilità di un’ulteriore divisione il prossimo anno: se la scuola non sarà finita c’è l’ipotesi che alcune classi andranno alla media Leopardi dove ci sono gli unici locali liberi, quelli dei laboratori».

Una situazione complessa che rischia di complicarsi ancora con i lavori al ponte San Carlo:  «Cosa accadrà quando il ponte sarà interessato dal rifacimento e gli insegnanti, per raggiungere i plessi, dovranno attraversare la città? Basta prese in giro, il Comune deve darci chiarimenti». Slittata per motivi di tempo al consiglio counale di ieri l’interrogazine della consigliera Agnese Santarelli (Jesi in comune) proprio sulla scuola Martiri di via Asiago.

Chiarimenti che interverranno mercoledì 4 marzo alle ore 18 giorno nel quale è stato programmato un incontro tra il sindaco Massimo Bacci, i rappresentanti dei genitori e quelli dell’Istituto comprensivo di riferimento, il “Carlo Urbani”.

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