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Cronaca

JESI UNIVERSITÀ A RISCHIO, LA TELA DI ALFIO: VA O NON VA IN CONSIGLIO COMUNALE PER L’AUDIZIONE?

Nella foto, a sinistra, il professor Gabriele Fava, presidente della Fondazione Colocci

Nella foto, a sinistra, il professor Gabriele Fava, presidente della Fondazione Colocci

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JESI, 25 febbraio 2016 – Si sente tirato per la giacca, da tutte le parti, Alfio Bassotti, presidente della Fondazione Carisj. Il nodo da sciogliere, oltre quello, ingarbugliatissimo della sopravvivenza dell’ateneo jesino, è la sua presenza o meno, lunedì, in Consiglio comunale.

L’invito era già partito, da parte del sindaco Massimo Bacci, in sede di Consiglio comunale  – «in modo che avrà l’occasione di spiegarci le vere motivazioni del disimpegno verso l’Università», aveva detto – lo scorso 20 febbraio, ma Bassotti, da parte sua, aveva glissato perché «credo che la mia presenza sia superflua, tutti sanno perfettamente come stanno le cose».

La novità di queste ultime ore sta nel fatto che il manifesto di convocazione del Consiglio comunale di lunedì 29 febbraio prossimo – oltre che il sito del Comune –  annuncia, tra gli altri punti all’odg, anche che «alle 12,30 è prevista altresì, in merito alla situazione della “Fondazione Colocci”, l’audizione del rag. Alfio Bassotti, presidente della Fondazione Carisj».

Il sindaco Massimo Bacci

Il sindaco Massimo Bacci

Come dire che, nonostante tutto, in Comune ci sperano che lui vada. D’altronde Bassotti era stato già ospite, poco più di un mese fa, della Commissione di studio comunale su Banca Marche. E su questo tasto ha fatto leva anche il presidente del Consiglio, Daniele Massaccesi. In poche parole, visto che c’è già stato una volta cosa costa ritornarci una seconda?

Da noi raggiunto, Bassotti non si è sbottonato: «Devo pensarci, deciderò in questo fine settimana» ci ha detto.

Intanto registriamo l’intervento di Gabriele Fava, presidente della Fondazione Colocci, il quale dall’Università afferma che «le divisioni non sono utili, non fanno bene a nessuno in questo momento. Auspico una ricomposizione, perché Comune e Fondazione Carisj sono due soci fondamentali della Colocci. Si trovi presto una intesa tra tutti, anche per il bene della città».

(p.n.)

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