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Cronaca

JESI UNIVERSITÀ A RISCHIO, L’APPELLO DELL’ORDINE DEI CONSULENTI: “SI PRIVA LA CITTÀ DI UNA GRANDE RISORSA”

universitàjesiuniversità1JESI, 6 marzo 2016 – Il rischio chiusura della Fondazione Angelo Colocci, che gestisce i corsi universitari a Jesi ha messo in allarme l’Ordine Provinciale dei Consulenti del Lavoro che in una nota “esprime la sua viva preoccupazione per una eventualità che andrebbe a penalizzare ulteriormente un territorio già duramente colpito dalla liquidazione coatta di Banca delle Marche”. Il presidente dell’Ordine professionale, Roberto Di Iulio, giudica “veramente imperdonabile” l’eventualità di “vanificare anni di sacrifici, lavoro, investimenti e preziosi obiettivi messi a segno, lasciando la città priva di una così alta risorsa per la collettività”.

Nel suo lungo comunicato Di Iulio sottolinea la particolare vicinanza dell’Ordine all’università jesina dove, tra l’altro, è attivo un corso triennale proprio per Consulente per il lavoro. Non solo, proprio per questa ragione l’Ordine ricorda “le due importanti  convenzioni firmate con l’ateneo nel 2010 e 2014 per l’agevolazione delle iscrizioni e l’avvio del tirocinio per l’abilitazione alla professione. “Da anni – si legge nella nota inviata dal Presidente Iulio alla stampa – il nostro Ordine collabora con la sede di Jesi per l’organizzazione di uno stage, convegni, e seminari di alto spessore accademico legati al mondo della consulenza del lavoro, in uno scambio che ha sempre dato risultati positivi e ha tenuto viva l’attenzione sul nostro settore lavorativo. Annualmente, attraverso il Premio Casavecchia – ricorda il Presidente – ci pregiamo di premiare il miglior laureato a Jesi nell’indirizzo Consulente per il lavoro, a riconoscimento dell’impegno svolto dagli studenti meritevoli proprio in questo percorso formativo e in molti casi i laureati presso la sede di Jesi hanno trovato occupazione proprio grazie agli stage promossi nel triennio di studio”. Risultati importanti che oggi rischiano di interrompersi a meno che non venga accolto l’appello lanciato da molti e fatto proprio dall’Ordine Provinciale dei Consulenti del Lavoro “affinché la situazione critica del momento possa trovare una rapida ed efficace risoluzione che permetta il proseguimento dell’attività accademica presso la Fondazione Colocci”. Un appello, questo, che crediamo possa essere condiviso da tutta la città che in caso di chiusura definitiva della sede distaccata dell’Università di Macerata ritornerebbe indietro nel tempo di almeno 20 anni.

(s.b.)

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