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LETTERE&OPINIONI “PER LA CULTURA E LA LIBERTÀ”

JESI, 28 ottobre 2018 – Apprendiamo dai social che i compagni anarchici jesini sono stati oggetto delle attenzioni di qualche eroe nostalgico delle dittature passate o di qualche guerra per difendere l’impero.

Come avevamo più volte notato nelle bacheche pubbliche (le poche che ci sono) locandine, volantini, campagne informative, sono puntualmente stracciati o imbrattati.

L’aria di questa città sta diventando giorno dopo giorno sempre più pesante e sgradevole, non solo per le strutture che hanno o che devasteranno l’ambiente, ma per una serie di scelte che puntano a creare il deserto intorno all’associazionismo culturale e politico, che invece ha fatto negli anni di Jesi. una città plurale e democratica.

L’archivio del Centro Studi Libertari, il patrimonio di libri hanno fatto di quella comunità, un punto di riferimento per giovani e non, che volessero conoscere uno spaccato delle lotte dei lavoratori, contro le guerre, per i diritti civili.

La tolleranza, le diversità, l’occhio attento ai guasti sociali, come il dramma della nostra sanità, ha trovato sempre nel Centro Studi Libertari, una porta aperta e dei compagni/compagne con cui fare la strada insieme.

Il Prc di Jesi, consapevole del clima da risorgente neo fascismo, xenofobo, razzista, invita le istituzioni democratiche e quanti altri preposti al rispetto delle leggi della Repubblica Italiana, a partire dalla Costituzione, affinché episodi di vandalismo idiota, o di intolleranza politica non si tramutino in atti di violenza e di sopraffazione.

Partito della Rifondazione Comunista

Circolo Karl Marx – Jesi

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