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MAIOLATI SPONTINI CITTADINANZA ONORARIA PER IL SINDACO DI RIACE

La proposta di conferire il riconoscimento a Domenico Lucano è stata presentata all’ultimo Consiglio comunale. Contrari i consiglieri 5 Stelle, astenuta “Innovazione e Responsabilità”

 

MAIOLATI SPONTINI, 27 novembre 2018 – Il Consiglio Comunale di Maiolati Spontini nella seduta di ieri (26 novembre), ha votato un ordine del giorno in cui si impegna l’Amministrazione ad avviare le procedure per il conferimento della Cittadinanza Onoraria e delle civiche benemerenze al Sindaco di Riace, Domenico Lucano.

Tale decisione è stata assunta dopo un dibattito e il conseguente accordo tra il Partito Democratico, che aveva presentato un o.d.g. in cui esprimeva solidarietà al Sindaco del piccolo Comune Calabrese, e il gruppo “Sinistra Unita”, che chiedeva di concedere a Lucano la Cittadinanza onoraria, arrivando ad una risoluzione unica.

Hanno votato contro i due Consiglieri del Movimento 5 Stelle, ricordando come Domenico Lucano sia indagato per una serie di reati penalmente rilevanti. Astenuti invece Aldo Cursi e Silvia Vescovi, di “Innovazione e Responsabilità”.

Domenico Lucano, è stato eletto Sindaco per la prima volta nel 2004, ed ha caratterizzato la sua azione Politica, incentrandola sull’accoglienza e la valorizzazione di rifugiati e immigrati, costruendo dunque, il cosiddetto “modello Riace”.  Ad inizio Ottobre viene messo agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tale decisione ha portato ad azioni di solidarietà concreta al Primo Cittadino, da ogni parte d’Italia.

Nella risoluzione, votata a maggioranza, inoltre si esprime: “Solidarietà e fiducia a Domenico Lucano. Solidarietà ai Cittadini di Riace. Ammirazione per l’esperienza Riace, sistema di accoglienza studiato e apprezzato nel mondo e che ha contribuito a rimettere al centro del dibattito sul tema migranti la centralità della Persona e della dignità umana. Condanna nei confronti di un messaggio razzista e xenofobo che oggi si sta diffondendo nella politica così come nella società, teso a ghettizzare ed isolare il diverso, il più debole”.

Marco Pigliapoco

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