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MOIE Giornata contro la violenza sulle donne: in scena “Preghiere della terra”

foto Biblioteca La Fornace

Alla biblioteca La Fornace martedì 23 novembre alle 21, prenotazione obbligatoria entro domani: spettacolo preceduto dall’aperitivo sul tema “Insieme alle donne del mondo”

MOIE, 21 novembre 2021 – Prosegue la rassegna “Teatro in biblioteca” al centro culturale La Fornace con la direzione artistica di Luca Guerini. Per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la Compagnia teatrale Skenexodia propone lo spettacolo “Preghiere della terra”, che andrà in scena martedì 23 novembre alle ore 21

La Giornata, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, diventa l’occasione per riflettere, attraverso uno spettacolo che affronta il tema con intelligenza e sensibilità sulla  violenza di genere. 

Sarà preceduto, alle ore 18.30, dall’aperitivo sul tema “Insieme alle donne del mondo” (costo 7 euro food & drink) organizzato dal Caffè letterario. Per info e prenotazione (obbligatoria, si può pagare la sera dell’evento) entro lunedì 22 novembre, al 339 877 25 20.

«Questa giornata – spiega la consigliera comunale alle Pari opportunità Monica Bocci – vuole puntare l’attenzione non solo sulla tematica della violenza sulle donne, ma anche sugli stili di vita e sulla multiculturalità. Anche nella nostra comunità, infatti, sono presenti donne di varie provienze e culture che portano la loro ricchezza umana, di usi, costumi e tradizioni che devono diventare un patrimonio comune».

Protagoniste della piece originale, scritta dallo stesso Guerini, sono Francesca Badolato e Cecilia Mezzabotta.

«Si tratta di un giallo storico – commenta Guerini – e, sotto questa cornice, andiamo a indagare il rapporto tra maschile e femminile in una società d’inizio Novecento. Un adolescente sparisce ed una madre va a chiedere informazioni ad una pioniera della fotografia che ritrae i ragazzi del paese. Con la scelta di questo spettacolo volevamo dare alla Giornata mondiale un senso diverso e far capire al nostro pubblico che la violenza non è solo quella fisica e non è solo quella esplicita, ma può essere una base sociale talmente è consolidata».

Il lavoro con le attrici si è diretto nell’immedesimazione in un contesto storico preciso e, attraverso la ricerca, fornisce allo spettatore la possibilità di entrare in un mondo ben preciso e viversi la vicenda narrata come al cinema. 

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