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Moie  “Storie di vita: genitori e giovani con disabilità si raccontano”

Presentazione del libro curato dal Gruppo Solidarietà, 18 interviste per conoscere come le persone e le famiglie vivono il territorio in cui abitano

Moie – Il Gruppo Solidarietà promuove per venerdì 15 marzo alle ore 18 presso la biblioteca La Fornace il nuovo libroStorie di vita: genitori e giovani con disabilità si raccontano”. Un testo che raccoglie 18 interviste9 persone con disabilità e 9 genitori. I nuclei familiari provengono da alcuni Comuni della Vallesina.

La presentazione sarà l’occasione per conoscere come le persone e le famiglie vivono il territorio in cui abitano.

«Ascoltare le storie ci mette a nudo, di fronte ai vissuti delle persone non abbiamo verità precostituite, tesi da sostenere, giudizi da emettere. Questa sospensione del giudizio permette di conoscere e di capire da un punto di vista altro dal mio».

«Le persone, le famiglie, come vivono il territorio? Lo abitano? Se ne sentono parte? I diritti delle persone con disabilità sono garantiti su base di uguaglianza? Quali modalità di interazione il territorio costruisce tra servizi e contesti sociali? Queste sono le domande che ci siamo posti inizialmente e da qui abbiamo strutturato il percorso». 

La presentazione del libro vuol essere una restituzione alla comunità di questo lavoro, mettendoci in ascolto delle parole. Questo libro è frutto di un lavoro corale e condiviso, costituito da più voci e scritto da più mani. Si aggiunge ai libri sui temi della disabilità, l’ultimo del 2022, “Ripensare i servizi” in cui si scriveva l’urgenza di ripensare le politiche e gli interventi che la pandemia (e non solo) ha inevitabilmente richiamato all’attenzione.

Vi era scritto: “Il cambiamento chiede di declinare attraverso la prassi, le affermazioni come deistituzionalizzazione, sostenere la domiciliarità, centralità del progetto di vita, territorialità dei servizi”. 

«È da qui che desideriamo ripartire e lo facciamo attraverso la narrazione, i vissuti, i dialoghi con le persone e le loro famiglie, per toccare con mano il senso e il significato che hanno per loro le parole e gli interventi. La metodologia della narrazione, con la raccolta di storie di vita, non ci è nuova. L’abbiamo incontrata anni fa e continuiamo a sperimentarla perché ne percepiamo la potenza: come pratica di ascolto, come strumento di incontro e di comprensione. Per questo motivo, il testo che ora presentiamo è figlio di Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità (2014), che racchiudeva un primo progetto di interviste realizzate tra il 2012 e il 2013».

Il libro è arricchito dai contributi di Carlo Francescutti e Carlo Lepri.

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