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Cronaca

Monte San Vito Accolta un’istanza di libertà su cauzione per i 4 writers

Domani, lunedì, ne sarà presentata un’altra per il secondo procedimento che li vede coinvolti in India

di Gianluca Fenucci

Monte San Vito, 16 ottobre 2022 – Sembra prendere una piega favorevole la vicenda dei quattro writers italiani fermati in India con l’accusa di aver imbrattato due vagoni della metropolitana e di aver violato l’accesso di domicili e in particolare di aree pubbliche che sono vietate all’ingresso di persone.

Ieri, infatti, è stata accolta a Mumbai l’istanza di libertà su cauzione che domani sarà presentata anche ad Ahmedabad nel secondo procedimento che vede coinvolti Sacha Baldo, 29 anni di Monte San Vito, Paolo Capecci, 27 anni di Grottammare in provincia di Ascoli Piceno, Daniele Stranieri, 21 anni di Spoltore e Gianluca Cudini, 24 anni di Tortoreto.

«Attualmente i giovani – dicono gli avvocati Vito Morena (foto in primo piano) e Francesca Di Matteo, i legali di Alba Adriatica in provincia di Teramo che li difendono – si trovano all’interno di un locale del commissariato indiano di Ahmedabad dove stanno attendendo il secondo procedimento».

La soddisfazione per l’accoglimento dell’istanza di libertà su cauzione però è evidente nei legali che difendono i due marchigiani e i due abruzzesi.

«E’ chiaro che questo di Mumbai rappresenta un precedente importante e fa presagire che anche il procedimento che si dovrà svolgere ad Ahmedabad potrebbe concludersi in maniera positiva con l’accoglimento della richiesta di libertà su cauzione in modo che i quattro potranno finalmente uscire dalla condizione di clausura che stanno vivendo all’interno del commissariato indiano».

I legali abruzzesi che difendono i quattro parlano anche delle condizioni di salute dei writers.

«Stanno bene e anche la permanenza all’interno del commissariato di Ahmedabad è trascorsa in maniera buona e senza difficoltà. Chiaramente i giorni sono passati e c’era qualche preoccupazione legittima ma i ragazzi stanno bene e bisogna anche capire che i tempi dei procedimenti in India non sono uguali ai nostri. Non sono accusati di reati gravi ma occorre capire che ci sono tempi tecnici diversi e i processi sono due, uno per l’episodio di Mumbai e uno per Ahmedabad. Il vero problema è come noi occidentali ci approcciamo a questi episodi, come fossero puntate di una telenovela: cataloghiamo questi eventi spesso come bravate o ragazzate ma in India non la pensano così, per loro non è stata una ragazzata e bisogna rispettare le loro procedure».

Nei giorni scorsi si era tenuta un’udienza preliminare nella quale non erano state prese decisioni.

«Si trattava di un’udienza interlocutoria – dicono i due legali abruzzesi – dove la Polizia ha formulato davanti al giudice l’accusa di imbrattamento e danneggiamento dei vagoni della metropolitana e la violazione di domicilio ad aree vietate all’ingresso di persone e la difesa ha presentato alcuni documenti e l’istanza per far uscire i quattro giovani su cauzione».

E, finalmente, è stata accolta a Mumbai l’istanza di libertà su cauzione che domani sarà presentata anche ad Ahmedabad nel secondo procedimento che vede coinvolti il monsanvitese Sacha Baldo e i suoi tre amici Paolo Capecci, Daniele Stranieri e Gianluca Cudini.

I familiari dei quattro non rilasciano dichiarazioni da tempo ma è chiaro che la decisione del tribunale di Mumbai fa tirare un sospiro di sollievo a tutti e fa presagire che per i quattro ci sia la possibilità di tornare in libertà nel giro di pochi giorni.

(foto in primo piano, l’avvocato Vito Morena)

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