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WAIBLINGEN GLI ONAFIFETTI “INVIATI SPECIALI” NELLA CITTÀ GEMELLATA CON JESI

Ospiti a casa di Doris Von Au, ricevuti dal sindaco Hesky, intervistati dal Waiblinger Kreiszeitung, in contatto con l’artista Renate Busse

WAIBLINGEN, 28 giugno 2019 – Nel 2020 saranno 20 anni da che gli Onafifetti arrivarono per presentare un loro spettacolo a Waiblingen, in Germania. Qui incontreremo il sindaco Hesky per sapere se sono contingentati gli arrivi dei migranti dall’Italia.

Perché dobbiamo sapere se potremo festeggiare coi sopravvissuti e con gli altri, tutti insieme appassionatamente, i venti anni dalla prima apparizione dei pastorelli jesini sulle sponde del fiume Rems.

Tali particolarità e circostanze, dicono, danno diritto alla cittadinanza onoraria e forse anche al passaporto tedesco consegnato direttamente da Frau Angeluccia Merkel in persona. A casa di Doris Von Au, che ci ospita,  abbiamo avuto un’intervista con la giornalista Hanna Klaus, del giornale Waiblinger Kreiszeitung, poi siamo andati a salutare i simboli della città di Jesi a Waiblingen, cioè il leone e le corna di cervo… che al mercato mio padre comprò.

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I simboli della nostra città sulle rive del Rems

Stasera siamo impegnati nella tradizionale festa della città vecchia (ςa va sans dire…), domenica ritorneremo a casa  con l’ansia di vedere se i semafori, le statue, le piste più o meno ciclabili, hanno avuto imprevedibili sviluppi.

L’artista Renate Busse, che ha regalato a Jesi l’installazione della statua dipinta di Federico II – custodita nell’omonimo museo -, ha voluto che inviassimo alla nostra Regia Città le foto di alcune sue impressioni acquarellate sul nostro centro storico.

dai nostri inviati

gli Onafifetti

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