Dopo il fallimento e la chiusura dei punti vendita: da aprile senza stipendio e la tempistica della cassa integrazione si è allungata
MONSANO, 28 giugno 2019 – «Siamo senza stipendio dallo scorso aprile e la situazione è difficile e gravissima».
Laura Amici, capo reparto del settore mobili del Mercatone Uno di Monsano, non usa perifrasi per descrivere lo stato d’animo dei dipendenti dell’azienda che da più di un mese ha chiuso i battenti, causando pesanti problemi ai lavoratori e anche ai clienti che avevano già ordinato prodotti e articoli.
«
Ancora non è iniziata alcuna cassa integrazione – dice Laura Amici – anche se il Ministero dello sviluppo economico ha dato il suo
benestare al provvedimento che dovrebbe tutelarci per qualche tempo. Anche lunedì scorso abbiamo fatto una
riunione sindacale ma siamo tutti
molto preoccupati. Con il
fallimento della
Shernon Holding siamo in
amministrazione straordinaria. I nostri problemi partono da un anno fa, quando
nessuno ha
controllato il
comportamento della
Shernon che da subito a noi dipendenti è sembrato
sospetto e
contraddittorio».
«I fornitori sembrava volessero unirsi in una cordata per acquisire l’azienda ma anche questa possibilità è tramontata quindi i vecchi commissari ministeriali si sono dimessi. Ora ne sono subentrati altri tre e la tempistica della cassa integrazione si è allungata. Il ministero ha accettato la cassa integrazione fino al 31 dicembre 2019 ma prima di un paio di mesi non riusciremo a percepire nessun emolumento. Siamo ancora tutti a casa sperando che alle parole seguano i fatti».
Gianluca Fenucci
©RIPRODUZIONE RISERVATA