Cingoli
CINGOLI Adalma l’unica immune della Casa di riposo: «Ero a volte triste, ma senza paura»
21 Maggio 2020
“Dalma” Sbergamo, 77 anni, la sola ospite della struttura cingolana a non essere contagiata dal Covid-19 nel corso dell’emergenza
CINGOLI, 21 maggio 2020 – Alla Casa di riposo di Cingoli, come è noto, tutti gli anziani presenti sono stati contagiati dal Covid-19.
Tutti, tranne una. Adalma Sbergamo, infatti, 77 anni, è stata l’unica ospite della struttura a non contrarre il coronavirus, isolata dal resto degli altri anziani. Una “anomalia” positiva, dunque, in quello che è stato ribattezzato “reparto Covid per acuti”, per via dell’intervento della Marina Militare a sostegno dell’emergenza.
La signora Sbergamo
Adalma, conosciuta come Dalma, è stata infermiera all’ex ospedale civile di Jesi in viale della Vittoria e in quello di Cingoli, oltre ad aver lavorato come barista al bar cingolano del Duomo in una delle precedenti gestioni.
L’esperienza “tranquilla” in una situazione drammatica
Nonostante i suoi coinquilini della Casa di riposo siano risultati tutti positivi al coronavirus, lei è sempre risultata negativa. Questo, probabilmente, dovuto anche al fatto che lei non era solita frequentare gli spazi comuni con gli altri anziani nell’ultimo periodo.
È stata così immediatamente isolata. «La porta della mia stanza – racconta la 77enne – a era sempre chiusa e mi guardavo la televisione seduta sulla mia poltrona, che mi piaceva tanto. Ero comunque tranquilla, perché facevo quello che mi dicevano i medici, rispettando le regole. Ogni tanto mi prendevano momenti di tristezza perché ero sempre reclusa, ma non avevo paura».
Il grande lavoro e l’umanità del personale sanitario capitanato dal dott. Luigi Ippoliti, dalle coordinatrici infermieristiche Alessandra Pioli e Serena Romagnoli, con il supporto dell’equipe della Marina Militare, ha permesso a Delma di vivere in serenità questo tempo, seppur drammatico.
«Loro – sottolinea – sono stati bravissimi, non posso rimproverarli di niente».
Il trasferimento all’ospedale
Ora Adalma Sbergamo, insieme ai guariti, è stata trasferita all’ospedale di Cingoli. «Mi trovo bene – commenta – però non è come la mia stanza alla Casa di riposo, dove c’è la mia cara poltrona! Il mangiare era migliore rispetto ad adesso».
E ha un pensiero anche verso i dieci ospiti della struttura chepurtroppo non ce l’hanno fatta. «Non so perché – riflette Dalma – il Signore mi ha lasciato stare. Sono scomparsi padri e madri di famiglia, di questo mi dispiace molto. Il mio pensiero va a loro».
Giacomo Grasselli
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(Grazie a Sabrina Nocelli, nipote della signora Sbergamo, per la collaborazione)
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