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CINGOLI Castel Sant’Angelo in festa per i 104 anni di Armando Paciarotti

Ex casellante e cantoniere, ha vissuto gli anni della Seconda Guerra Mondiale in prima linea in Libia e in Grecia

CINGOLI, 22 settembre 2020 – Festa grande a Cingoli per i 104 anni di Armando Paciarotti. Oggi, 22 settembre, i figli e i nipoti hanno festeggiato l’ultracentenario nella casa della frazione Castel Sant’Angelo, dove abita con una delle figlie.

Chi è Armando Paciarotti

Armando Paciarotti

Armando è nato il 22 settembre 1916, ultimo di sette fratelli. Sposato con Cristina, deceduta nel luglio 2017, ha quattro figli, ovvero Fernando, Nadia, Mirella e Patrizia, dieci nipoti, ossia Elena, Emanuele, Federica, Eleonora, Matilde, Marzia, Giacomo, Michele, Francesco e Sara, e i sette pronipoti Gabriele, Federico, Gianmarco, Alice, Valerio, Tommaso e Mattia.

Fino a poco tempo fa, Armando riusciva anche a camminare con l’ausilio di un girello. Ora da qualche mese è allettato, ma è comunque abbastanza lucido con la memoria. A chi lo viene a trovare nella casa di Castel Sant’Angelo, dove vive con la figlia Mirella, racconta la sua esperienza nella Seconda Guerra Mondiale.

La Guerra

Armando Paciarotti con la divisa dell’esercito

Nel corso del conflitto è stato in Libia e in Grecia per otto anni. Armando ha assistito in prima persona alla morte di Italo Balbo a Tobruch nel 1940, quando l’aereo che lo trasportava è stato scambiato per un velivolo britannico dall’incrociatore San Giorgio.

Nel periodo greco, inoltre, ha sofferto molto la fame e si era nascosto per evitare di essere catturato dalle truppe nemiche. I greci, tuttavia, l’avevano rintracciato e  avevano promesso di rimandare a casa le truppe di Paciarotti se avessero deposto le armi, ma nonostante l’effettiva “bandiera bianca”, sono rimaste in Grecia per 3 anni, con serie difficoltà per mangiare. Per riuscire ad avere un pasto, Armando e i suoi compagni aiutavano i contadini locali nei lavori nei campi.

È tornato a Cingoli con la malaria, tanto che un suo fratello non riusciva a riconoscerlo da lontano per quanto magro era diventato. Fortunatamente è riuscito a guarire e la malattia non è più tornata.

Le esperienze come casellante e cantoniere

Tornato alla vita di tutti i giorni, ha lavorato come casellante sull’autostrada Roma-Reggio Calabria nel periodo di costruzione negli anni ‘60. Dopo una breve esperienza a Salerno, Armando è diventato cantoniere dell’Anas per il tratto Castel Sant’Angelo-Cingoli.

«Faceva tutto da solo, – racconta la figlia Mirella – di notte andava a togliere i sassi dalla strada e la ripuliva dalla neve in inverno».

I festeggiamenti

Armando Paciarotti insieme a Filippo Saltamartini e Michele Vittori nel compleanno dell’anno scorso

Nel 2016 era stato già festeggiato per i 100 anni con la famiglia e i compaesani. L’anno scorso il sindaco Vittori e il suo vice Saltamartini erano venuti a trovarlo in occasione del compleanno numero 103.

Questa sera è stato festeggiato con i parenti più intimi, sempre nella sua Castel Sant’Angelo, anche se il sindaco Vittori ha voluto ugualmente andarlo a trovare.

«Non pensavo – dichiara la figlia Mirella – che potesse continuare a vivere così a lungo, questi anni sono un regalo. Si è sempre dedicato tantissimo alla famiglia, come uomo onesto, serio e riservato. A noi figli ha insegnato tanti valori. È una persona eccezionale».

Giacomo Grasselli

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