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Cronaca

IL LUTTO Addio a Simona Stronati, “onafifetta benemerita”

simonetta stronati

Aveva collaborato con La Macina e con gli Onafifetti, oggi i funerali nella chiesa di San Cassiano Martire a Montemarciano

MONTEMARCIANO, 20 agosto 2021Si è spenta ieri Simona Stronati, conosciuta anche come Simonetta, all’età di 71 anni. Aveva collaborato con il gruppo satirico degli Onafifetti e il gruppo folk La Macina.

Simona Stronati con gli Onafifetti

«Era una di noi e lo rimarrà sempre – racconta Mario Sardella a nome degli Onafifetti – soprattutto per quell’immagine di spigliatezza e solarità che era capace di trasmettere. In tempi diversi ma con immutato feeling ed entusiasmo, ci ha accompagnato da Jesi a Foggia, così come in tanti altri palcoscenici. Perfino nella gemellata Waiblingen nel 2000, dov’era a ballare il saltarello con La Macina, ci ha offerto un “cameo” delle sue capacità che andavano dalla canzone popolare al cabaret, dal ballo al teatro».

Nel raccontare qualche aneddoto, Mario Sardella ha ripercorso la storia degli Onafifetti stessi.

«Simona era con noi dagli anni ’70, dall’inizio della nostra storia. Sembrava tanto spigliata nel canto popolare con La Macina, così le abbiamo chiesto di fare qualcosa anche con noi nel cabaret: Con lei tenevamo spettacoli in giro per le Marche, abbinandola all’altra figura femminile che era Luisa Cinti».

Nel 1999 gli Onafifetti hanno ripercorso la loro (allora) trentennale storia con lo spettacolo “Ci chiamavamo forse …gioventù”, dove erano stati richiamati a recitare piccole parti, da soli o con il gruppo, tutti coloro che avevano preso parte alla famiglia onafifetta. Fra loro, oltre a Corrado Olmi e Viscardo Pierpaoli, anche Simona Stronati.

«Quando possibile ci siamo sempre visti e tenuti in contatto – continua –. Ogni volta che ci si vedeva, constatavamo che lo spirito onafifettiano era rimasto tale e quale».

A inizio anno la notizia della malattia di Simona e i dolori della chemioterapia.

«Io e Giovanni Filosa siamo andati a trovarla a Cassiano, dove viveva, per consegnarle il diploma di Onafifetta benemerita. Aveva conservato uno spirito direi battagliero, diceva che avrebbe combattuto sino alla fine, cercavamo di tenerla su ma d’altro canto in queste situazioni si finge un ottimismo che non si ha».

La sua volontà, racconta ancora, era quella di essere seppellita con un vestito rosso.

«La perdita della nostra Signora in rosso ci ha profondamente toccati. Con lei se ne va un pezzetto di noi».

Il funerale stasera, venerdì 20 agosto, alle 17 nella chiesa di San Cassiano Martire a Montemarciano.

«Ciao Simona, Onafifetta benemerita – sono le parole di Piergiorgio Memè -. Le parole di addio si strozzano in gola. Buon viaggio, nell’ironia cosmica ti sia di conforto la nostra vicinanza e il nostro affetto».

(e.o.)

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