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ANCONA Primo “sì” al suicidio assistito, la richiesta da un tetraplegico

Immobilizzato da 10 anni a causa di un incidente stradale, il via libera da parte del Comitato etico per accedere legalmente al farmaco

ANCONA, 23 novembre 2021Paziente marchigiano tetraplegico immobilizzato da 10 anni è il primo ad aver ottenuto la possibilità di ricorrere al suicidio medicalmente assistito.

Da oltre un anno aveva chiesto all’Azienda sanitaria regionale di verificare le sue condizioni di salute così da accedere, in maniera legale e in Italia, al farmaco che lo avrebbe aiutato a porre fine alle sue sofferenze. Il Comitato etico della Asur Marche ha dato il via libera: ora Mario potrà morire.

L’annuncio del via libera è stato dato dall’Associazione Luca Coscioni: L’uomo infatti, a seguito della Sentenza della Consulta sul “Caso Cappato (riguardante Dj Fabo), aveva chiesto alla Asl di appartenenza di vedersi riconosciute le condizioni previste dalla sentenza per accedere alla morte assistita in Italia.

Tali condizioni sono l’irreversibilità della malattia, l’intenzione di non avvalersi di trattamenti per il dolore e la sedazione profonda, l’essere in grado di intendere e volere, essere tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitali.

«Mario ha 43 anni, abita in un paesino delle Marche e, a causa di un grave incidente stradale che gli ha provocato la frattura della colonna vertebrale con la conseguente lesione del midollo spinale, è tetraplegico e ha altre gravi patologie. Le sue condizioni sono irreversibili – si legge nel sito dell’Associazione CoscioniHa provato tutte le strade possibili per recuperare parte della sua salute ma nulla è servito. Mario racconta la sua storia con una lettera al Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni tenutosi il 20 febbraio 2021».

A seguito di un iniziale diniego da parte dell’Asl, il marchigiano ha chiesto un aiuto legale all’Associazione Luca Coscioni per portare la Asl in Tribunale e ottenere un’ordinanza volta a veder rispettato quanto previsto dalla sentenza della Corte costituzionale.

La battaglia legale è stata lunga ma alla fine Mario ha ottenuto quello che vuole: sarà il primo malato a ottenere il via libera al suicidio medicalmente assistito in Italia. suicidio assistito che permette a un malato terminare di ingerire un farmaco letale, a differenza dell’eutanasia che viene praticata da un medico.

(Redazione)

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