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CINGOLI Discarica, Campagna Pulita: «Si è aperto il vaso di Pandora»

Il commento sull’estensione al 2023: «Tre Amministrazioni non hanno voluto e saputo contrastare le scelte di Provincia e Cosmari»

CINGOLI, 16 dicembre 2021 – Con parziale sorpresa lunedì scorso abbiamo appreso, come di consueto attraverso la stampa, l’esito dell’Assemblea Cosmari. In sintesi, il Comune di Cingoli ha accettato il progetto di ampliamento della discarica di Fosso Mabiglia di ulteriori 77.000 metri cubi, oltre i 23.500 mc già concordati, per una capacità finale di 550.500 mc.  

Ciò consentirà al Cosmari di continuare ad abbancare fino a settembre 2023. Circa 23 mesi in più rispetto a quanto originariamente concordato. Forti di queste informazioni, noi di Campagna Pulita, comitato di azione locale contro la discarica, siamo ora in grado di consegnare al Comune il nostro resoconto finale sulle loro performance fino al 2021.

All’assemblea pre-elettorale del 2019 a Botontano di Cingoli ci fu assicurato dall’allora sindaco Filippo Saltamartini, ora assessore alla sanità regionale, che il candidato sindaco Michele Vittori era un uomo virtuoso e di fiducia, che avrebbe garantito il rispetto dell’accordo tra Cosmari e il Comune sulla durata della discarica, ossia la chiusura del sito di Cingoli a ottobre 2021. 

A giugno 2020 ci è stato di nuovo assicurato da Vittori che la discarica di Cingoli non sarebbe stata estesa e che sarebbe stata chiusa pressappoco nei tempi stabiliti. Gli articoli che leggiamo sui giornali da giugno di quest’anno hanno iniziato a suonare campanelli d’allarme: abbiamo letto che erano in corso piani per estendere la discarica e quindi abbiamo chiesto chiarimenti al Comune circa la veridicità di queste notizie, tramite e-mail e incontri. Non ci è mai stata data una risposta adeguata alle nostre preoccupazioni. 

Gli incontri che abbiamo avuto con il Sindaco sono stati accolti con assicurazioni sulle loro buone intenzioni di contrastare gli obbiettivi di Cosmari, ma di fatto senza dar mai seguito ad azioni concrete (stessa linea tenuta dal 2014 in poi, ossia “mi astengo”). Questo in un momento in cui tutti gli altri Sindaci della Provincia stavano lottando tenacemente per assicurarsi che il loro territorio non ospitasse la prossima discarica provinciale.  

Senza trasparente chiarezza sulle intenzioni del Comune, avevamo due opzioni: o accettare le rassicurazioni che ci erano state date o alzare la voce sulla stampa e con i partiti di opposizione, per avere risposte su queste importanti questioni. Abbiamo scelto quest’ultima strada e settimanalmente abbiamo reso note le nostre preoccupazioni ai nostri politici, alla popolazione di Cingoli e a tutta la provincia.  

Forse il nostro intervento più potente è stato chiedere alle persone che vivono entro i 2 chilometri da Fosso Mabiglia come avrebbe influenzato le loro vite avere ancora la discarica per molti anni. Quaranta famiglie locali hanno contribuito con le loro tristi storie su come la discarica avesse rovinato la loro esistenza. Alcune di queste ci hanno fatto venire le lacrime agli occhi.  

Quando abbiamo consegnato questi commenti a Vittori e Pezzanesi in un incontro congiunto in Comune, hanno paventato in modo irridente che forse ci eravamo inventati queste storie al bar. La loro più profonda preoccupazione era che le nostre lamentele sulla stampa avrebbero portato a una cattiva pubblicità per l’Amministrazione e per Cingoli.  

Certo, molti di noi sono nel settore del turismo e la cattiva pubblicità per il nostro territorio è l’ultima cosa che vorremmo, ma nella vita bisogna affrontare la realtà, quindi se si ritiene che l’ambiente sia degradato dai piani della politica, è più un dovere che un diritto mostrare tutto lo sdegno. 

Sulla base dell’esito dell’assemblea al Cosmari di lunedì scorso, riteniamo di essere giustificati nel pubblicizzare che il Comune è lieto di continuare la nostra sofferenza per almeno altri due anni, affinché possa “nobilmente” dare il proprio contributo alla risoluzione momentanea dell’emergenza rifiuti in provincia di Macerata. Ora il Comune di Cingoli per la sua nobiltà d’animo riceve dal Cosmari un indennizzo di 3,65 milioni di euro.  

Questi fondi, viene detto, “saranno devoluti ai cittadini, perché la popolazione è l’unica parte offesa da questa decisione”. La nostra ipotesi più plausibie è che questi fondi siano usati per progetti di vanità di cui ci si possa vantare alle prossime elezioni, senza fare menzione delle sofferenze degli abitanti di Fosso Mabiglia. 

Dal 2014 a oggi a Cingoli sono passate 3 Amministrazioni dello stesso orientamento politico e nessuno ha voluto e ha saputo contrastare le scelte di Provincia e Cosmari, addirittura agevolandole. Ma non sono nemmeno stati capaci di far rispettare accordi presi da Provincia e Cosmari circa il cronoprogramma dei rifiuti, con relativa chiusura del sito di Cingoli.

Vergogna. Tutto questo solo per meri interessi personali.

Comitato Campagna Pulita – Cingoli

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