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Opinioni

Jesi Ospedale, le criticità sono sotto gli occhi di tutti

Tribunale del Malato e Comitato critici in particolare sulle soluzioni prospettate in merito al pronto soccorso

Jesi, 29 aprile 2022 – Abbiamo appreso che nel corso della conferenza stampa tenutasi il 27 aprile ci sono state rivolte critiche di allarmismo per quanto riguarda le nostre denunce sulla situazione del nostro ospedale.

Pasquale Liguori

Fermo restando che quanto denunciamo è sempre oggetto di approfondita verifica e documentazione respingiamo al mittente tali critiche in quanto è sotto gli occhi di tutti lo stato di disagio in cui lavorano gli operatori sanitari, in particolare quelli del pronto soccorso, oltre quello dei pazienti che subiscono lunghe attese per accertamenti e interventi.

Abbiamo provato più volte a confrontarci con le istituzioni locali e regionali e siamo sempre stati ignorati. Nel merito delle soluzioni presentate in quella conferenza stampa l’aver dichiarato 24 nuovi posti letto ci sembra fuorviante per chi legge, stiamo parlando di ripristinare quei posti già esistenti, che  in questi due anni di pandemia sono stati dedicati al covid.

Detto questo, tale ripristino sicuramente potrà dare una mano al pronto soccorso, ma non può essere la soluzione al problema. Esprimiamo, invece, molte perplessità e preoccupazioni sull’altra soluzione prospettata: quella di utilizzare a chiamata i medici delle Uoparlare di prestazioni aggiuntive di medici già impegnati in reparti e/o addirittura paventare l’uso di strumenti autoritativi per attuare ciò, significa, ancora una volta, scaricare responsabilità e stress lavorativo sugli operatori già tartassati abbastanza.

Oltre a ciò un tale provvedimento, se applicato, oltre a impoverire ulteriormente l’attività dei reparti, potrebbe dar luogo ad azioni legali in quanto sulla questione si è già espresso nel 2021 il Consiglio di Stato, ribadendo il principio della corrispondenza tra l’assegnazione di incarico e la specializzazione del professionista” per cui non è possibile adibire personale medico ad attività che non sono coerenti con la specializzazione acquisita dai medici nell’espletamento dei servizi; si metterebbe peraltro a rischio la sicurezza della prestazione verso il paziente. 

Franco Iantosca presidente del Comitato difesa dell’ospedale

Chiediamo dunque, al Governatore della Regione Marche, che tra l’altro non ha mai fatto sentire la sua voce sulle questioni della nostra sanità un confronto di merito sulla questione da noi più volte sollevata: perché in altre Aree vaste si fanno determine di assunzione di personale medico mentre nella nostra Area Vasta 2 non ne vediamo mai.

Concludiamo rendendoci disponibili a confrontarci pubblicamente con i candidati Sindaci di Jesi per trovare soluzioni condivise al fine di salvaguardare il nostro ospedale.

Tribunale del Malato Jesi – Comitato difesa ospedale Carlo Urbani

Presidente dott. Pasquale Liguori

Presidente dott. Franco Iantosca

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