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Cerreto d'Esi

Cerreto D’Esi Electrolux, Fiom: «Proseguire nel percorso di assunzione dei precari»

Per lo stabilimento produzione in linea con quella del 2021, previsti 136.000 pezzi

Cerreto D’Esi, 28 giugno 2022 – Si è svolta nei giorni scorsi l’informativa annuale del gruppo Electrolux, per l’illustrazione dell’andamento dell’ultimo anno fiscale e per le previsioni 2022/2023.

«Gli sconvolgimenti geopolitici e la difficile situazione dei mercati in generale – commenta la Fiom di Ancona – ci restituiscono un quadro per cui nell’anno corrente è prevista, nel mercato europeo dell’elettrodomestico, una forte perdita di volumi dell’8,7%, prevalentemente nei mercati dell’Est».

«A questo si aggiunge la difficoltà di reperimento delle materie prime e delle componentistiche che portano ad un significativo aumento dei prezzi. Per quanto riguarda Electrolux Italia, si prevede una perdita del 4% dei volumi, mentre – prosegue nell’analisi il Sindacato – sullo stabilimento di Cerreto d’Esi è programmata la produzione di 136.000 pezzi, quindi completamente in linea con il 2021, a dimostrazione dell’importanza e delle centralità della fabbrica cerretese nelle strategie della multinazionale».

«Centralità dimostrata anche dall’importante quota di investimenti previstiancora la Fiom –  circa 3,6 milioni di euro che serviranno a sviluppare ulteriormente sia i processi che i prodotti. È inoltre importante ricordare che il sito del territorio fabrianese, sarà il primo del mondo del gruppo Electrolux ad “emissioni zero”, quindi completamente sostenibile da un punto di visto energetico ed in linea con la policy della multinazionale dell’alta sostenibilità ambientale».

«A fronte di questo palese consolidamento della fabbrica, delle capacità professionali e delle alte competenze delle persone che ci lavorano – conclude la Fiom –  riteniamo indispensabile aprire al più presto una discussione finalizzata all’assunzione a tempo indeterminato delle lavoratrici e lavoratori in somministrazione, al fine di create occupazione stabile, percorso già iniziato con la firma dell’ultimo contratto integrativo di gruppo, che nell’interesse di tutti, deve assolutamente essere ripreso ed implementato».

(Redazione)

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