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Amazon Lettera aperta ai Sindaci dei Comuni della Vallesina

Eva Veroli e Paolo Campanelli, coordinatori “Dipende da Noi” della provincia di Ancona, sollecitano appuntamenti pubblici per illustrare quello che sin qui si è deciso

Lettera aperta alle Sindache e ai Sindaci della Vallesina

Egrege/i, dopo mesi e mesi di annunci e di peana mediatici e istituzionali sulle grandi opportunità per il nostro territorio e le nostre comunità che avrebbe apportato, è in fase di realizzazione nell’area dell’interporto Marche il fabbricato che dovrà ospitare uno dei più grandi hub in Italia del gruppo Amazon.

L’enorme struttura è stata già oggetto di riflessioni critiche, che ci sentiamo di condividere, da parte di autorevoli architetti e urbanisti. Considerazioni che ne descrivono i guasti dal punto paesaggistico e ambientale, una vera e propria contraddizione rispetto alla necessità di recuperare l’armonia paesaggistica realizzata nei secoli nel nostro territorio.

Ovviamente, pur grave, non è questo l’unico problema e sicuramente non il principale.

Una vasta letteratura che si occupa dell’analisi dell’organizzazione del lavoro, degli impatti sociali che questa produce, delle conseguenze che ne derivano, ha concentrato sul modello Amazon una grande quantità di osservazioni critiche. Per altro, non è difficile prevedere che un’attività, che annuncia migliaia di posti di lavoro, accompagna con sè questioni importanti: chi saranno gli occupati, da dove verranno i tanti attratti da questa occasione, quali saranno i nuovi bisogni, quale sarà l’impatto sulla domanda di servizi pubblici e abitazioni, quali i problemi sulla mobilità nel territorio e molti altri che solo un’accurata analisi potrà rivelare.

Di più, quali saranno le richieste da avanzare a questa azienda, ai suoi doveri di responsabilità sociali, quali i limiti da porle e le indispensabili compensazioni da richiedere.

Ci pare, purtroppo, che a tutt’oggi questa istruttoria non sia stata fatta a sufficienza, quasi che questo nuovo insediamento sia un esclusivo problema dei vertici dell’interporto e del Comune di Jesi e che finora questa modalità abbia di fatto escluso l’impegno e le ragioni del resto dei Comuni, per non dire delle associazioni e della popolazione che, purtuttavia, hanno il diritto ad esprimere motivate opinioni. Non risulta infatti che, ad oggi, sia stata istruita una Conferenza dei Servizi, che pure le leggi urbanistiche nazionali e regionali prevedono, nè (se mai è stata indetta) quali siano le risultanze e, prima ancora, le richieste che le istituzioni locali hanno avanzato.

Con questa lettera siamo qui a sollecitare maggior trasparenza, maggior impegno, la volontà di un’istruttoria pubblica che coinvolga la partecipazione delle comunità, delle associazioni del territorio, della cittadinanza. Siamo certi che le nostre domande e le nostre richieste sono anche di tanti amministratori, consiglieri comunali, sindacati, associazioni d’impegno civile del nostro territorio.

Se l’avvio di questa nuova impresa è stato fin qui carente di democrazia, crediamo sia bene riparare al danno e abbiamo la speranza che tanti di voi si impegneranno a supplire a questa mancanza.

Tutto ciò premesso, auspichiamo vivamente e confidiamo che, nelle forme ritenute più utili, vi adoperiate ad indire appuntamenti pubblici per illustrare quello che sin qui si è deciso, per chiedere che tutti i passaggi amministrativi siano rispettosi dello spirito delle leggi che disciplinano il governo del territorio, che accolgano le istanze, i dubbi, le osservazioni critiche delle nostre comunità.

Fiduciosi di una risposta positiva a queste nostre richieste, certi che questi impegni contribuiranno ad evitare che un’opportunità si trasformi in un‘avversità inemendabile per il nostro territorio e le persone che ci vivono.

Eva Veroli e Paolo CampanelliCoordinatrice e Coordinatore Dipende da Noi Provincia di Ancona

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