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Cronaca

Caso Andreea Autopsia, nessuna lesione sulle ossa: le foto del sopralluogo del 16 marzo 2022

L’esame all’Istituto di medicina legale di Torrette, proseguiti anche ieri i rilievi nel casolare dove sono stati rinvenuti i resti umani, era stato controllato quattro giorni dopo la scomparsa

Castelplanio – «Vogliamo giustizia e verità» queste e solo queste le lapidarie parole di Simone, compagno di Georgeta, mamma di Andrea Rabciuc, raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di ieri.

Giustizia e verità. Da sabato, quando dal casolare sulla Montecarottese sono emersi i resti della ragazza scomparsa due anni fa, queste due semplici, a volte complicate, parole, stanno risuonando assordanti.

Si riuscirà ad arrivare alla verità? E, soprattutto, ci sarà una giustizia giusta, alla fine di questa terribile e ancora misteriosa vicenda che una vittima, sembra ormai certo, l’ha già fatta?

Tante ancora le domande a cui bisognerà dare una risposta, anche se qualcosa sta emergendo. L’autopsia sui resti rinvenuti un primo responso lo ha dato: non ci sono lesioni traumatiche, non sono presenti fratture. Il che, però, non escluderebbe una morte causata.

Questo quanto è emerso dall’esame autoptico di ieri con relativo prelievo per la ricostruzione del Dna presso l’istituto di medicina legale di Torrette, esame svolto dal medico legale Adriano Tagliabracci, presenti il consulente della difesa dottor Cristiano Cortucci ed Emanuele Giuliani, legale di Simone Gresti, sul quale ora pende anche l’accusa di omicidio volontario.

«Simone è ancora scosso e sta soffrendo – ha ripetuto ancora il legale esprimendo vicinanza alla madre di Andreea -. In quel casolare, comunque, non c’è mai stato».

Ieri, intanto, sono proseguiti sino a metà pomeriggio i rilievi nel casolare di via Monte Adamo 26 dove uno dei proprietari, Moreno Cardinaletti, sabato scorso aveva rinvenuto, nella legnaia a piano terra, i poveri resti.

«Non avrei mai voluto che mi capitasse tutto questo, non potrò mai dimenticare quella mamma e il suo dolore», ci aveva detto.

Quel casolare dove i probabili resti di Andreea sono stati rinvenuti dopo quasi due anni di ricerche, era stato oggetto di sopralluogo il 16 marzo 2022 quattro giorni dopo la scomparsa. Una finestra era stata trovata rotta nel retro della casa.

E, stando a quanto afferma un volontario della Protezione Civile, non avevano notato niente di strano e non sono più tornati. I cani molecolari, dunque, all’interno, non ci sono stati. L’indagine e di conseguenza le ricerche, in quei giorni, non erano ancora decollate

Il sopralluogo del 16 marzo 2022 nello stesso casolare

I resti, ritrovati in un sottoscala dietro la piccola finestra, avevano accanto vestiario, scarponcini e giubbotto, riconducibili ad Andreea. Definire se e come ci siano arrivati, se siano stati sempre lì, cosa è successo in quel casolare posto sul ciglio della strada, a meno di un chilometro dall’altro da dove è sparita Andreea il 12 marzo 2022 è l’impervia via da percorrere.

L‘unico indagato, per ora, rimane Simone Gresti, raggiunto nella mattinata di ieri dai Carabinieri nell’abitazione di famiglia per il sequestro del cellulare.

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