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Cronaca

Cerreto d’Esi Femminicidio: «Il caso era seguito dai servizi sociali»

Franco Panariello ora si trova nel carcere di Montacuto, su di lui pende l’accusa di omicidio volontario

Cerreto d’Esi – Un caso seguito da tempo dai servizi sociali quello tra Concetta Marruocco (53 anni e madre di tre figli) e Franco Panariello, culminato stanotte con l’uccisione dell’ex moglie.

«È un momento di estrema tristezza, dolore e di profondo raccoglimento e incredulità – ha commentato il sindaco David Grillini –, si tratta di un caso seguito da tempo dai nostri servizi sociali per il quale sono state attivate tutte le misure di tutela, in collaborazione fattiva con la rete anti violenza che opera sul nostro territorio composta da tutti i Comuni dell’Ambito territoriale sociale 10, Ast2, Forze dell’ordine e associazione Artemisia».

Franco Panariello

L’ex marito (i due si stavano separando), 55enne, operaio metalmeccanico, abita a Cancelli, si sarebbe recato nell’abitazione di lei nei pressi del PalaChemiba durante la notte, verso le 3, probabilmente per chiarire una situazione. Entrando con chiavi che sarebbero state in suo possesso.

Tra i due sarebbe poi scoppiato un litigio culminato nel gesto omicida dell’uomo che l’ha colpita a morte accoltellandola varie volte, una quindicina, e non lasciandole, quindi, via di scampo.

Presente anche la figlia della coppia, minorenne, che ha poi allertato i Carabinieri e i soccorsi.

Panariello era già sotto processo ad Ancona per maltrattamenti e lesioni aggravate in famiglia.

L’ex moglie proprio il mese scorso avrebbe raccontato davanti al giudice anni di maltrattamenti e prevaricazioni anche nei confronti della figlia minorenne.

Per lui si sono aperte le porte del carcere di Montacuto con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.

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