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CINGOLI Addio alla studiosa Simonetta Bernardi

La professoressa è deceduta ieri a Roma all’età di 81 anni, era molto conosciuta per il suo impegno culturale in pubblicazioni e convegni

CINGOLI, 14 febbraio 2021 – Cingoli piange la professoressa Simonetta Bernardi. La studiosa storica romana, originaria del “Balcone”, è scomparsa ieri, sabato 13 febbraio, all’età di 81 anni al Policlinico Gemelli di Roma.

Nata a Roma il 23 gennaio 1940, era figlia dell’architetto Cesare Emidio Bernardi, cingolano che realizzò negli anni ‘80 la vetrata della Cattedrale di Santa Maria AssuntaDocente alle Università romane della Sapienza e di Roma 3, era specializzata in Paleografia e Diplomatica.

Un tema fondamentale delle sue ricerche è stato quello sugli Ebrei e società in Italia nel Medioevo e nel Rinascimento. Si è molto occupata della storia delle Marche, in particolare nella sfera economica, con particolare attenzione al ruolo della donna in ambito lavorativo. E’ stata redattrice storica per l’Enciclopeida Dantesca e per il Nuovo Dizionario Enciclopedico Italiano, oltre ad aver collaborato con varie riviste

La prof.ssa Bernardi era molto legata a Cingoli, dove era solita tornare in villeggiaturaSi è occupata molto del patrimonio culturale cittadino, scrivendo diverse opere dedicate al medioevo nel territorio. Nel 1993 curò un Convegno di Studi sul Papa cingolano Pio VIII Castiglioni, su commissione della sindaca di allora Emanuela Branchesi. Si ricorda, inoltre, nel 2001 il contributo nel convegno “Santità Femminile nel Duecento – Sperandia patrona di Cingoli”.

Recentemente ha collaborato con il comune di Cingoli per l’allestimento di una futura mostra sul medioevo insieme a Elisa Ippoliti, Luca Pernici e la docente Francesca Bartolacci di Unimc.

La notizia della scomparsa della docente ha suscitato numerose reazioni di cordoglio nei social network, in particolare nel gruppo Facebook “Sei di Cingoli se…”. L’Anpi di Cingoli e Apiro la ricorda come «una donna di grande cultura, ricercatrice appassionata, sincera democratica».

«Conobbi Simonetta Bernardi – ricorda Giovanni Sbergamo – entrando a far parte del Comitato Scientifico voluto dal sindaco nel 1993 in occasione del Convegno su Pio VIII. Fu per me un grande onore. Da subito ho visto e ammirato la grande professionalità, l’indiscussa cultura e l’amore per la città di Cingoli della professoressa. Ammirai moltissimo la passione e l’entusiasmo che mise allora nelle riunioni e nella successiva preparazione della mostra di oggetti sacri nel palazzo nobile papale. Era presente a ogni evento o manifestazione culturale messa in opera nella nostra città, dove portava sempre il suo qualificato e prezioso contributo. Non si è mai tirata indietro e se poteva essere di aiuto lo faceva sempre volentieri».

Aveva molti contatti con i cingolani. «Ricordo il profondo legame di stima e professionalità – continua Sbergamo – che la univano a don Adriano Pennacchioni in occasione delle presentazioni di pubblicazioni di quest’ultimo, celebrazioni di vario tipo e incontri anche informali. Venendo ai giorni nostri, come non ricordare la sua presenza in occasione del trentennale dell’Associazione “Cingoli 1848”: fu anche lei a prestare parte del mobilio e delle suppellettili esposte nella fortezza del Cassero per la mostra celebrativa del sodalizio. Vederla tornare a Cingoli e incontrarla per strada era sempre un piacere e una gioia».

In molti le riconoscono straordinarie doti umane, e aveva ancora tanto da dare alla città.

 «Era una donna – aggiunge Sbergamo – dal cuore grande, dialogava con tutti senza distinzioni, era un vulcano di idee che non teneva mai per sé, basti pensare al suo apporto offerto con semplicità alle diverse realtà culturali che operano nel Balcone delle Marche. In ultimo il suo desiderio, da me condiviso, di poter mettere a frutto qualche progetto che unisse l’archivio storico di Cingoli con quello ecclesiastico, per farli conoscere maggiormente. Mi diceva sempre: “Giovanni pensiamo a qualche cosa da poter fare insieme, io con l’archivio storico e tu con quello di S. Esuperanzio!”Ci eravamo ripromessi di incontrarci non appena possibile (quando la situazione pandemica lo avrebbe consentito) per mettere nero su bianco qualche idea da sviluppare. Con immenso dolore questa collaborazione non potrà più vedere la luce, ma sono certo che saremmo riusciti a fare qualcosa di veramente interessante».

Il funerale si celebrerà a Roma domani mattina, lunedì 15 gennaio, e  la salma sarà trasferita nel pomeriggio al cimitero di Cingoli, dove la professoressa Bernardi potrà ricevere l’omaggio dei suoi concittadini presso la tomba di famiglia.

Giacomo Grasselli

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