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Cingoli

CINGOLI FURTI A RAFFICA NELLE FRAZIONI, IN AZIONE I LADRI ACROBATI

Il sindaco Saltamartini: “C’è una palese assenza di controllo del territorio”

 

CINGOLI, 28 ottobre 2018 – Tornano i ladri a Cingoli, il Sindaco Saltamartini non ci sta chiede più sicurezza da parte delle Forze dell’Ordine. In questi giorni, infatti, nelle frazioni cingolane si sono svolti alcuni furti, seminando la paura e l’incertezza tra i cittadini del Balcone delle Marche.

Filippo Saltamartini

Venerdì scorso, 26 ottobre, i malviventi hanno tentato il colpo a Villa Strada di Cingoli, cercando di scalare i piani alti delle tubazioni esterne. Ieri sera (27 ottobre) si sono consumati due furti in due abitazioni, per un totale di 500 euro e oggetti d’oro di refurtiva. La settimana scorsa anche il quartiere San Giuseppe ha subito diversi tentativi di furto, sventati dai sistemi di allarme. Il sindaco Filippo Saltamartini ha affidato a una lunga lettera il suo pensiero a riguardo.

“Sono tornati i ladri acrobati – scrive il primo cittadino – sono tornati a rubare nelle case, mettendo agitazione, paura e soprattutto inquietudine nelle nostre frazioni e nel capoluogo, per la palese assenza di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Sono passati due anni dalla manifestazione in piazza della libertà a Macerata ed è bastato poco perché il Comando dei carabinieri ci portasse via due militari: un maresciallo e un carabiniere senza rimpiazzarli. Con una stazione formata da quattro gatti è impossibile dare tranquillità e sicurezza ai cittadini. Prima di queste righe avevo già informalmente lamentato il fatto con il Comandante provinciale dei Carabinieri, nella speranza che si facesse qualcosa. Era scontato che in assenza di vigilanza sono tornate le bande.  Evidentemente avevano notato che tutto era tranquillo e non vi erano Carabinieri né altre Forze dell’Ordine a disturbare il loro lavoro. Chi ha subito uno di questi reati sa perfettamente che ti tolgono la tranquillità. Nelle settimane precedenti, analoghi tentativi di furto, solo sventati dai sistemi d’allarme, hanno gettato nel panico un altro quartiere di Cingoli, quello di San Giuseppe. E’ bastato che per un guasto fosse assente la pubblica illuminazione che il mio telefono è stato tempestato di telefonate. Assolutamente a ragione. Quelle famiglie colpite lamentano l’abbandono da parte dello Stato del nostro territorio. E il sindaco non può che raccogliere l’allarme perché condivide la preoccupazione.

Ho spedito alla Prefettura una richiesta di riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

E’ chiaro che vogliamo fatti e risposte concrete da quelle Autorità a cui la Costituzione affida la nostra tutela dalla criminalità. Non possiamo raccontare favole ai nostri cittadini. A Cingoli abbiamo installato telecamere da 10 anni, ma ciò che serve è il controllo del territorio e cioè carabinieri in servizio a Cingoli.

La risposta la anticipiamo adesso perché non la accettiamo (non abbiamo né uomini né mezzi o mettete le telecamere e i sistemi di allarme e l’illuminazione anche dietro le abitazioni private).

Anche i Comuni ed i Sindaci hanno registrato un pauroso abbattimento delle risorse disponibili, però non abbiamo chiuso né i Comuni né licenziato dipendenti né interrotto i trasporti scolastici o le mense. Tenere caserme dei Carabinieri con 4 militari disponibili è un’offesa alla nostra ragionevolezza. È compito dei dirigenti migliorare l’organizzazione della sicurezza nel nostro paese. È questa un’organizzazione sbagliata perché il personale è ammucchiato in poche città, lasciando sguarniti interi comprensori come il nostro.

E a noi tutto questo non può andar bene. Per chi ha questa sensibilità voglio ricordare che dobbiamo prepararci anche ad azioni eclatanti.”

 

Giacomo Grasselli

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