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Cingoli Giornata mondiale delle Api al centro per l’infanzia Le Tate

«Abbiamo toccato con mano i prodotti dell’alveare come il miele, la cera, la propoli e tutte le attrezzature necessarie alle attività degli apicoltori», raccontano i custodi delle api, così amano definirsi Giulia e Nicola

Cingoli – Il 25 maggio, a ridosso della Giornata mondiale delle api, le maestre e i bambini del Centro per l’Infanzia Le Tate di Maraschio Melissa, hanno incontrato la professionalità e sensibilità di Giulia e Nicola Gagliardini, titolari dell’Apicoltura del San Vicino

«Nel cortile della scuola, da tempo curiamo erbe e fiori amici delle api e in queste giornate, finalmente un po’ più calde del solito, il ronzio delle piccole creature dorate accompagna i nostri momenti di gioco», raccontano i custodi delle api, così amano definirsi Giulia e Nicola.

«Conosciamo molto bene il miele e la cera d’api in fogli o in blocchi da sciogliere, con cui creaiamo bellissime candele, sappiamo modellare le tavolette colorate, grazie al calore delle mani, persino i mattoncini con cui riempiamo fogli e fogli di colore, sono realizzati in cera d’api, ma quel che ancora ci mancava, era un passaggio fondamentale: se c’è una cosa che caratterizza il modo in cui qui ci approcciamo al mondo, è il procedere attraverso esperienze viventi, portando incontro ai bambini ciò che possono vivere e sperimentare attraverso i propri sensi, infatti, vengono loro offerti efficaci strumenti di conoscenza e contenuti nutrienti».

«Abbiamo potuto così toccare con mano i prodotti dell’alveare come il miele, la cera, la propoli e tutte le attrezzature necessarie alle attività degli apicoltori».

«Da sempre promuoviamo il legame con il territorio che ci appartiene e a cui apparteniamo, uscendo oltre i confini del nido, grazie ad un bel progetto di Outdoor Education che va avanti ormai dal 2018 (e che, di fatto, ha reso il quartiere di San Giuseppe con i suoi abitanti ed i boschi di Cingoli, le nostre migliori “aule a cielo aperto”) e accogliendo in asilo ciò che di bello e buono esiste fuori, attraverso una continua ricerca di valide collaborazioni, creando preziosi momenti di incontro e conoscenza reciproca, favorendo, in questo modo, legami importanti fra persone, luoghi e realtà».

«Questo è, nel nostro piccolo, un modo di fare cultura, non solo con i bimbi che ci vengono affidati».

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