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Cronaca

FABRIANO CHIESTO RISARCIMENTO DANNI, NUOVA GRANA GIUDIZIARIA ALL’ORIZZONTE: IL COMUNE PERÒ PUNTA IL DITO SULLA PROVINCIA

sagramola replica fotoFABRIANO, 5 agosto 2016 – Nuova potenziale grana giudiziaria per il comune di Fabriano. Si rischia di essere condannati al pagamento di oltre 220mila euro. I fatti risalgono all’Amministrazione guidata dall’allora sindaco, Roberto Sorci. Ma coinvolgono a pieno titolo la Provincia di Ancona di cui, l’attuale primo cittadino Giancarlo Sagramola, ne ricopriva il ruolo di vicepresidente prima, appunto, di venire eletto sulla poltrona di sindaco fabrianese. L’aspetto interessante è il potenziale conflitto di interesse in cui rischia di trovarsi Sagramola, tanto è vero che nella delibera di Giunta in questione, risulta assente.

Lo scorso 28 aprile, è stata notificata – tramite Pec – l’atto di citazione, convenuti Regione Marche e comune di Fabriano, avanti il Tribunale civile di Ancona da parte della signora Nicoletta Mencarelli ed avente ad oggetto la richiesta di risarcimento danni per un immobile sito nella frazione cittadina di Argignano, oggetto di un’ordinanza sindacale di impraticabilità, la n. 7 del 12 gennaio 2011. La prima udienza indicata in atto di citazione è fissata per il prossimo 19 settembre.

Il risarcimento danni che si chiede ammonta a 228.480 euro, il valore commerciale dello stesso che, ora, secondo la proprietaria, non lo ha più. Un’ulteriore mazzata per le già dissanguate casse comunali. Senza considerare interessi, rivalutazione e spese legali.

I fatti. La signora Nicoletta Mencarelli è proprietaria dell’immobile sito nella frazione di Argignano, confinante con la strada per Argignano, fosso, scarpata del torrente. L’immobile era oggetto dall’ordinanza sindacale n. 7 del 12/01/2011. Con tale provvedimento l’allora sindaco, Roberto Sorci, era ad ordinare il divieto di utilizzare l’immobile a seguito del rapporto d’intervento dei vigili del fuoco di Ancona che accertavano che sul retro dell’abitazione, nel dirupo posto a circa 3,5 metri dal muro portante dell’abitazione, e alto 30 metri dal letto del fossato denominato “Argignano”, si erano verificate due frane di materiale ghiaioso. Valutato il rischio di ulteriori smottamenti, anche in considerazione della vicinanza dell’abitazione e della continua erosione dell’acqua del fossato alla base del dirupo, si riteneva opportuno evacuare l’unica persona che era lì residente.

L’ordinanza veniva notificata, in aggiunta all’interessato, anche alla Provincia di Ancona-Governo del territorio, Ente preposto, ex lege, alla manutenzione del fosso in questione. Il Comune, inoltre, era a richiedere alla Provincia di Ancona, di cui all’epoca Sagramola ne ricopriva il ruolo di vicepresidente, in particolare al Dipartimento del territorio settore Tutela e valorizzazione dell’ambiente area acque pubbliche e sistemazioni idrauliche, con nota prot. 2722 del 18/01/2011, di comunicare con ogni possibile sollecito “la dichiarazione del ripristino delle condizioni di stabilità della scarpata del fosso di Argignano”. Ed infatti l’ordinanza sindacale poteva essere revocata solo in seguito al suddetto ripristino. Ripristino la cui competenza era in capo alla Provincia. La frana, a detta della Mencarelli, sarebbe nel tempo proseguita fino a coinvolgere anche la strada comunale. La richiesta risarcitoria è quindi presentata sia nei confronti della Regione Marche, subentrata alla Provincia nelle funzioni amministrative per la difesa del suolo in virtù della legge n. 56/2014 e della legge regionale Marche n. 13/2015, sia nei confronti del Comune di Fabriano “che, dopo l’aggravarsi della frana, non avrebbe provveduto alle opere di sostegno e riparazione volte ad assicurare la stabilità e la conservazione della strada pubblica”, si legge nella delibera di Giunta.

Dall’istruttoria svolta presso il competente servizio Urbanistica dell’Ente comunale “è tuttavia emerso che il fosso si trova fuori del centro abitato per cui, in virtù della normativa vigente in materia, le opere di manutenzione sul medesimo sono di esclusiva competenza della Provincia”. Dunque, la linea difensiva del comune di Fabriano, sindaco Giancarlo Sagramola, sarà di chiamare in causa la Provincia di Ancona, che – ecco il singolare conflitto di interesse – vedeva seduto sulla poltrona di vicepresidente Giancarlo Sagramola. L’assenza del primo cittadino, nella Giunta che ha deliberato di costituirsi in vista dell’udienza di settembre, potrebbe essere imputata proprio a questa paradossale situazione che, considerando i numerosi anni di politica attiva di Sagramola poteva, prima o poi, capitare.

In soldoni, l’Esecutivo cittadino ha deciso di dare incarico all’avvocato fabrianese Silvia Generotti che ha presentato un preventivo pari a 14.591,20 euro. Il relativo pagamento nell’annualità 2016: per la somma di euro 3.806,40, nell’annualità 2017, per la somma di euro 5.075,20 e per l’annualità 2018 per la restante somma di euro 5.709,60. Sperando, naturalmente, che il sindaco Sagramola riesca a far scaricare le colpe giudiziarie, tramite il legale incaricato, sull’allora Provincia di Ancona del vicesindaco Giancarlo Sagramola.

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