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Fabriano Fabriano Progressista boccia il primo anno di giunta Ghergo

Fabriano Progressista commenta il primo anno di amministrazione Ghergo, bocciandone i provvedimenti

Fabriano – È passato quasi  un anno dalle elezioni amministrative di maggio 2022, che hanno visto la vittoria al primo turno di Daniela Ghergo.

La sindaca si è proposta con l’immagine della “candidata ideale” per una “città ideale: a darle manforte, l’imponente mobilitazione di professionisti, imprenditori e circoli cittadini, perfino qualche pezzo di sigla sindacale.

Una vera chiamata alle armi, che ha funzionato: quell’immagine così patinata, però, non ci convinceva. Vedevamo dietro la sindaca, i “soliti noti” del mondo merloniano, le vecchie logiche dell’apparato Pd e il grande classico di quote consistenti di voti che si spostavano da destra a sinistra fiutando il vento. Il tutto, pompato dalla più costosa campagna elettorale dai tempi di Antonio Merloni.




Pensiamo di non esserci sbagliati, e di aver fatto bene a lanciare un’alternativa con la candidatura di Vinicio Arteconi e le liste di Fabriano Progressista e Nessuno Escluso: dopo un anno, Fabriano è pienamente dentro la logica del “Tutto cambia perché nulla cambi“.

La Giunta che avrebbe rinnovato la città si è subito messa dentro Rotary, Confindustria e un tecnico espressione dei poteri forti regionali, più qualche vecchio esponente Pd ricompensato per il suo appoggio con le nomine presso l’Unione Montana e alla presidenza del Consiglio comunale.

Alla prima occasione utile, con atto di Giunta, sono state adeguate le indennità per il 2023 e il 2024 della Sindaca e degli Assessori  con consistenti aumenti, con un costo che dal 2024 sarà di 250.000 euro all’anno: una spesa che a fine mandato arriverà a 1.200.000 euro.

Non male, visto che il Pd se la prendeva con la vecchia Giunta Santarelli, accusando gli assessori di essersi “fatti lo stipendio con le indennità: per coerenza, ci saremmo aspettati dai nuovi amministratori un gesto di generosità. Visto che almeno sei assessori hanno un reddito dichiarato medio-alto, rinunciando all’adeguamento almeno metà di questa cifra potrebbe essere risparmiata e usata per aiutare le famiglie in difficoltà.

Famiglie a cui la Giunta non sta dando risposte: la Giunta ha lamentato un imminente (e mai avvenuto) collasso delle finanze, che è stato la scusa per un primo bilancio senza alcuna  visione della città, dalla riorganizzazione urbanistica del territorio e del centro urbano, alle politiche rivolte in particolare ai giovani e agli anziani.

E, come sempre anche questa giunta, ha proceduto ad aumenti consistenti di Imu e Tarsu e dei servizi a domanda individuale: mense, trasporti, impianti sportivi… ed anche per i parcheggi. Le nostre società sportive, che fanno attività a favore dei giovanissimi e adolescenti e che svolgono anch’esse una funzione sociale di primaria importanza, sono perennemente penalizzate. Fanno molta fatica, a portare avanti le rispettive attività, soprattutto per far quadrare i propri conti, a causa degli elevati costi degli impianti.

Sulla progressiva esternalizzazione dei servizi a favore di Jesi servizi Srl, questa maggioranza mostra la sua reale vocazione conservatrice e liberista.

Loro confidano nel mercato, considerano che una Srl, che se anche di proprietà pubblica deve per legge perseguire  profitto, sia più capace di gestire i servizi di quanto possa fare l’ente pubblico. Loro pensano che sia giusto fare affari con i beni comuni, perfino dei diritti fondamentali dei cittadini. Perché mense scolastiche e trasporti sono gli strumenti che devono abbattere le differenze fra cittadini e rendere effettivo il diritto allo studio e la piena partecipazione di tutte e tutti alla vita della città. Loro credono nel profitto, noi nella comunità.

Noi siamo stati eletti perché sia l’ente pubblico a presidiare i diritti dei cittadini, delle bambine e dei bambini non il mercato né tanto meno il profitto. Noi vogliamo dire alle cittadine e ai cittadini che in Consiglio Comunale, anche se in minoranza, c’è ancora una forza di sinistra.

Associazione Fabriano Progressista

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