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FABRIANO IL PREMIO GENTILE, LA SQUADRA E LA FORZA DEL GRUPPO

FABRIANO, 28 ottobre 2018 –  Il valore della squadra, la forza di un gruppo che costruisce una  realtà oltre l’individuale, oltre il “singolo”.

La ventiduesima edizione del Premio Gentile ha celebrato le personalità che meglio hanno meglio incarnato lo spirito di squadra. Il Direttore del Premio (fondato nel 1997 dal Senatore Carlo Bo) professor Galliano Crinella ha sottolineato la “mission” del premio, quella di “Avere l’ambizione di rappresentare percorsi, esperienze e figure in grado di rappresentare il volto positivo della regione Marche e dell’Italia”.

Ecco quindi il motivo del tema di quest’anno, “la squadra”, una realtà dove i singoli collaborano mettendo a rete eperienza ed intelligenza. Obbiettivo condiviso con forza dal Presidente della giuria, il magnifico rettore dell’università di Urbino Vilberto Stocchi. “Fare squadra è porre al centro la persona con la sua dignità – ha osservato – quando nasce questo spirito, si possono raggiungere risultati impensabili”. Questi i premiati nella mattinata di ieri all’interno dell’oratorio della carità: le Frecce Tricolori che hanno ritirato il premio special della giuria, il cardiochirurgo Ottavio Alfieri, Il presidente della Virtus Bologna Alberto Bucci ed allenatore del Fabriano Basket negli anni ’80 (con una promozione in A1) ed a cavallo del terzo millennio, la giovanissima Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra e tra le 100 personalità leader in un futuro secondo “Forbes”.

E poi  Berhnard Scholz, manager di imprese e presidente della Compagnia delle opere, la Faber Ginnastica Fabriano, squadra di campione d’Italia in carica di ginnastica ritmica e fucina di talenti internazionali.

Nelle voci che hanno raccontato esperienze e centralità della squadra le parole del dottor Alfieri, che nel 2014 con la sua unità fu il primo ad effettuare l’impianto di una valvola aortica senza la necessità di punti di sutura, ovvero “auto-ancorante”.

“La squadra è eccellenza, e lavorare in un ambiente accademico permette di costruire i giovani nei loro rapporti di squadra”, ha osservato il titolare della cattedra di Cardiochirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Squadra senza “solisti” e come unità unica: questa la vocazione delle Frecce Tricolori raccontata dal Capitano Mattia Bortoluzzi. “Noi cerchiamo un buon pilota – ha spiegato – noi cerchiamo un pilota che sia il migliore a fare gruppo. Il carattere è la chiave per costruire un team e per noi il team è la cosa più importante”. Un concetto ribadito con forza dal Generale di Divisione Giorgio Baldacci, che ha portato i saluti del Capo di Stato Maggiore dell’Aereonautica (da venerdì anche Capo di Stato Maggiore che subentrerà il 6 novembre al generale Claudio Graziano) Enzo Vecciarelli.

“Il nostro lavoro è quello di essere all’altezza delle situazioni – ha spiegato – il nostro ordine di servizio è volare insieme e la scuola acrobatica nasce per abituare tutti i piloti a volare insieme, come una squadra”.

-foto di copertina concessa da Photo Studio Cico-

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