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FABRIANO LA TERRA HA LE SUE VOCI, ECCO QUELLE DEGLI STUDENTI

Riscaldamento globale, inquinamento e una certezza: il cambiamento ambientale dipende da tutti. Abbiamo ascoltato il pensiero dei giovani manifestanti

 

FABRIANO, 15 marzo 2019 – “Oggi vorrei parlare di noi ragazzi, che siamo qui veramente in tanti e abbiamo avuto il coraggio di farci sentire. Non siamo venuti a manifestare solo per l’ambiente ma per sottolineare il conflitto generazionale, la continua lotta tra noi e la classe dirigente. Siamo qui perché c’è una buona parte di persone che ancora crede in noi giovani, che sa che abbiamo un cervello, delle menti pensanti e abbiamo il potere di scegliere, e questo nessuno ce lo potrà mai togliere, nemmeno chi difende solo i propri interessi. Noi siamo qui perché abbiamo capito che non dobbiamo lavorare per noi ma per le generazioni che verranno e che le scelte di oggi avranno sempre delle conseguenze. Oggi vorrei far capire che abbiamo una cosa in più: la lungimiranza. Qui con noi ci sono dei bambini di sei anni, che un giorno si troveranno ad averne cinquanta e a vivere nel mondo che noi gli avremo lasciato.”

Parole forti, fortissime quelle dette da Giacomo, rappresentante del liceo classico Stelluti di Fabriano, alla manifestazione avvenuta questa mattina (leggi l’articolo) in piazza del Comune, nella giornata dello sciopero mondiale per il pianeta.

Tanti i ragazzi presenti, di tutti i licei, gli istituti tecnici e professionali della città. Ragazzi che hanno chiara la situazione globale e vogliono fare qualcosa.

“Le persone non sanno fare la differenziata” dice Leonardo dell’istituto agrario Vivarelli “Viviamo in un mondo con oceani di plastica” continua Cristina, dell’istituto Morea. Hanno ben chiaro il perché di questa manifestazione e anche che si tratta di un problema collettivo. “Da soli non si può fare niente, il cambiamento parte da tutti” dice Alessandro. “È un problema che riguarda tutti, le generazioni future ma anche la nostra, perché siamo noi che viviamo qui adesso”. I ragazzi sono quindi coscienti dei temi che riguardano il nostro pianeta – il surriscaldamento globale, l’inquinamento, la presenza dei rifiuti – ma sono scettici su come si arriverà al futuro e sui provvedimenti che si stanno prendendo per risolvere la situazione.

“Il problema oggettivo è che il clima sta cambiando” continua uno studente dello scientifico “si percepisce anche ora. Non è una questione politica ma globale, gran parte dell’Italia sta protestando in questo momento. Tutti hanno individuato il problema, ma non si sta facendo abbastanza”.

Sara Marinucci

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