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Fabriano

Fabriano Mercato coperto: «Chiarezza con menzogne e mezze verità»

L’ex sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli va all’attacco dell’Amministrazione Ghergo

FabrianoL’amministrazione, ossia la Giunta dei Miracoli, pubblica sul profilo social del Comune un comunicato in cui dice di voler fare chiarezza sulla raccapricciante storia del Mercato Coperto.

Lo fa utilizzando impropriamente un canale che dovrebbe servire ad altro e non per ospitare questo genere di cose e soprattutto lo fa nel suo stile: mentendo.

Andiamo per punti iniziando però con il dire una cosa: se sono convinti che il gestore del locale non abbia rispettato il contratto mancando di versare il dovuto per il consumo di energia elettrica (188 mila euro dicono) come affermano, facciano causa.

Noi lo abbiamo fatto subito nel 2017 quando ci è stato detto che un negoziante non pagava da anni l’affitto di un locale del comune avendo accumulato 130 mila euro di debito. Abbiamo vinto la causa.

Comunque, non è L’amministrazione che può decidere se il privato debba o meno pagare le utenze se questo è previsto in un contratto. Per il controllo ci sono gli uffici.

Il Mercato Coperto esiste da ben prima del 2017 e se non ricordo male, da sempre esiste un solo contatore che serve il mercato coperto nella sua interezza, quindi anche la parte non gestita dalla cooperativa, e la pubblica illuminazione della piazza. Per cui non è possibile calcolare il consumo effettivo del Mercato.

Il progetto fatto e finanziato durante la nostra amministrazione (come tutti gli altri) serve anche per sopperire alle carenze di cui sopra realizzando un impianto di riscaldamento che consenta di non utilizzare la corrente elettrica per riscaldare e dividere i contatori.

Dicono che il finanziamento non è stato utilizzato dal 2017. Falso. Il finanziamento è stato usato per la progettazione che sulla base della programmazione e dei tempi dettati dal GAL (che gestisce il finanziamento erogato dalla regione) ha richiesto lunghi tempi di gestazione. Il finanziamento coinvolge 5 comuni: Sassoferrato, Matelica, Genga, Cerreto d’Esi e Fabriano.

Nella prima fase a partire da luglio del 2017, ossia appena insediati, ha riguardato l’individuazione di una progettazione comune ai 5 comuni. Poi ci sono state le fasi di presentazione delle idee che sono state sottoposte e approvate da Regione e GAL. Poi ci sono state le fasi di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva ogni volta sottoposte ad approvazione di GAL e Regione, 2 anni di COVID, attesa dei pareri della Sovrintendenza. Non è un caso che anche a Cerreto il cantiere del progetto finanziato con gli stessi fondi non sia ancora partito e se a Matelica non sia ancora terminato.

La perdita del finanziamento è un’altra falsità. Nei rapporti tra amministrazioni pubbliche è sempre possibile chiedere e ottenere delle proroghe se giustificate. Non è interesse di nessuno disperdere risorse già destinate soprattutto se il progetto è stato già approvato e il cantiere pronto a partire. In questo si manifesta la totale incapacità di rapportarsi con le amministrazioni superiori, in questo caso la regione.

È logico che sia così quando l’amministrazione comunale non perde occasione di attaccare frontalmente la regione arrivando a dire che i 500 mila euro concessi per il Palazzetto sono una mancia.

Ora, ripeto, se sono convinti che il Comune abbia subito un danno economico dalla gestione del Mercato Coperto devono intentare una causa per recuperare il dovuto.  Altrimenti confermeranno che sono solo chiacchiere al vento.

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