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Cronaca

Fabriano PalaCesari: «Nessuna lamentela nei 6 anni di servizio»

Nuovo capitolo dell'”Affaire PalaCesari”, a prendere posizione è la ditta che ne gestisce il servizio termico

Fabriano – Nell’“Affaire PalaCesari” entra in gioco La Cpm Gestioni Termiche, ditta che gestisce il servizio termico del palazzetto.

Nel comunicato ripercorrono i passi a partire dalla gara del 2017. «In quell’anno è stata indetta una gara, mediante procedura aperta con il criterio dell’offerta più vantaggiosa che la Cpm Gestioni Termiche si è regolarmente aggiudicata. Tra le incombenze a carico dell’aggiudicatario la messa a norma e la riqualificazione degli impianti che abbiamo eseguito con risorse proprie pari a 988.500 euro» .

«Nel 2020, con delibera 734 del 24 novembre, è stato esteso l’affidamento del servizio termico anche al PalaCesari. Durante il periodo estivo, da contratto, sono stati eseguiti lavori per la sostituzione della caldaia e la sistemazione del circuito termico: 107.800 euro di spesa. L’edificio presenta carenze strutturali, questo stato di fatto determina dispersioni termiche e maggior consumo di vettori energetici a carico del gestore».

La nota della Cpm prosegue, osservando che in 6 anni di gestione non si sono verificate lamentele da parte delle utenze per disservizi o rilevazione di temperature non conformi, “Palacesari incluso”.

«La temperatura da garantire, stabilita da contratto a 17 gradi, e la società ha sempre fornito comfort ambientale. Ci spiace per la situazione creatasi, anche in considerazione del fatto che Cpm impiega notevoli risorse per gestire al meglio gli impianti pur trattandosi di mezzi meccanici ed elettronici soggetti, in alcuni casi, a malfunzionamenti».

Oltre alla presa di posizione della Cpm c’è stato anche un commento della Ginnastica Fabriano (non “ufficilizzato” tramite comunicato o post sulla pagina ufficiale) che smentiva quanto apparentemente detto dalla Raffaeli in sede di intervista.

«Nessuno di noi si è mail lamentato per il palazzetto, Sofia compresa, noi di ginnastica Fabriano consideriamo un privilegio poter usare questa struttura, la consideriamo “la nostra casa” come Sofia stessa ha dichiarato. Le hanno messo in bocca parole e le hanno strumentalizzate ad arte, non tutto il giornalismo, purtroppo, è professionale e corretto. Ed è assolutamente vere che esistono purtroppo tante famiglie in condizioni molto difficili e proprio per rispetto di questo non ci permetteremmo mai certe affermazioni»

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