Cronaca
FABRIANO TERREMOTO, IL FABRIANESE RISCHIA DI RIMANERE FUORI DALL’ELENCO DEL “CRATERE SISMICO”
12 Novembre 2016
FABRIANO, 12 novembre 2016 – Summit dei sindaci del fabrianese con il commissario per il terremoto Vasco Errani ed il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. Manca ancora l’ufficialità, ma dalle parole del Governatore marchigiano, si è compreso che Fabriano sarà fuori dall’elenco dei comuni del cosiddetto “cratere sismico”.
Oggi pomeriggio (12 novembre), nella sede del comune di Fabriano, summit dei sindaci del comprensorio con il commissario Errani ed il presidente della Regione Ceriscioli. Presenti tutti i primi cittadini del territorio fabrianese. Al termine dell’incontro, durato circa un paio di ore, il commissario Errani non ha rilasciato dichiarazioni. Mentre a parlare è stato il Governatore marchigiano. Seppur non lo abbia detto ufficialmente, però, Ceriscioli ha lasciato intendere che Fabriano sarà fuori dal cosiddetto “cratere sismico”, dicendo che anche chi resterà fuori dal perimetro principale non sarà comunque abbandonato. All’inizio della prossima settimana, Errani emanerà l’ordinanza con l’elenco dei comuni inseriti nel “cratere sismico”, passando dagli attuali 62 a circa 130 distribuiti su quattro Regioni: Lazio, Marche, Umbria ed Abbruzzo. È chiaro che nelle Marche qualcuno rimarrà escluso, ma sono 150 i comuni marchigiani che hanno riportato danni.
Non sarà solo per questo, ma considerando che a ieri a Fabriano ci sono quasi 600 sfollati, le intempestive dichiarazioni del sindaco, Giancarlo Sagramola, sul fatto che a Fabriano non era successo nulla di grave perché non erano cadute abitazioni, parole che hanno assurto l’onore della cronaca nazionale, potrebbero aver portato la città a non essere inserita nel “cratere sismico”. Comunque sia, occorre attendere l’ufficialità per tirare le conclusioni definitive.
Oltre che i sindaci, Errani e Ceriscioli hanno anche incontrato i commercianti per sentire delle loro richieste in merito ad una possibile sospensione dei pagamenti di contributi e tributi dovuto proprio al perdurare dell’emergenza sismica in atto.
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