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Filottrano Fondazione Scarponi: «Con le Città 30 si salvano vite»

Occasione di cambiamento culturale e politico verso la sicurezza stradale, la riduzione della velocità in ambito urbano per evitare la strage di vite che è stata e che continua ad esserci ogni giorno

FilottranoLa città 30 è un’occasione di cambiamento all’approccio culturale e politico alla sicurezza stradale, rivoluzionario ed efficace.

Fin dalla nascita della Fondazione Michele Scarponi Ets, nel 2018, abbiamo sostenuto quest’idea di città perché capace di dare slancio, freschezza, visione, risultati, vita a tutte quelle politiche e chiacchiere sulla sicurezza stradale ripetitive e inefficaci.

Con la città 30 si apre un nuovo futuro e un vero presente per la società, fatti di una cultura della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile che finalmente mettono la persona al centro di ogni azione sulla strada.

Con la moderazione del traffico lo spazio-strada si allarga di colpo, torna a essere un bene comune dove la condivisione non è più una concessione, ma regola e partecipazione.

Con la riduzione della velocità in ambito urbano si ha una maggiore possibilità di perdonare gli errori delle persone e di conseguenza si salvano più vite.

Salvare vite sulla strada: non è forse questo obiettivo che dovrebbe unirci tutti, farci confrontare con i giusti toni e con i dati per evitare la strage di vite che è stata e che continua ad esserci ogni giorno?

Da quando la città di Bologna ha deciso di diventare città 30 l’abbiamo sostenuta in questo percorso; oggi che è finalmente partito siamo orgogliosi di aver dato la nostra piccola mano. Bologna città 30 è lo spartiacque tra il prima e il dopo di tutte le politiche sulla sicurezza stradale in Italia. In questo momento ogni persona e tutte le Istituzioni interessate dovrebbero mettersi in ascolto del nuovo richiamo bolognese: perché è lì che sta passando la risposta, è lì che il confronto sta dando i suoi frutti, è lì che dobbiamo partire per salvare ogni vita sulla strada.

Mettersi contro non ha alcun senso: abbiamo tutti da guadagnarci, nessuno escluso. Ha detto bene l’architetto Matteo Dondé, che ho incontrato per la prima volta in Parlamento nell’estate del 2018 e che oggi fa parte del Comitato tecnico scientifico della nostra Fondazione, in relazione alle polemiche iniziate dal Ministro alle Infrastrutture su Bologna 30 (Ministro che a mio parere dovrebbe cogliere questa opportunità e contribuire il più possibile affinché migliori e venga estesa a tutte le città italiane come già succede in Spagna).

«Da tecnico, ritengo che trasformare una questione tecnica, di civiltà, quella di salvare vite umane, in una becera battaglia politica fatta sulla pelle delle persone sia semplicemente intollerabile. Proprio perché le prime zone 30 nascono più di 50 anni fa, la documentazione scientifica a riguardo è molto corposa e basta cercare in rete per trovare ogni possibile informazione».

Gli fa eco Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale).

«Lo chiedono l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le Nazioni Unite, l’Unione Europea – dice Biserni – per raggiungere l’obiettivo di -50% dei morti sulle strade. Bisogna cominciare anche da questa applicazione. Nel 2023, in Italia, sono morti 440 pedoni, 197 ciclisti, molti in area urbana, il 73% degli incidenti avviene in area urbana. Andando a 30 all’ora in città non si perde tutto questo tempo e non ci sono le condizioni per il Comune per fare cassa, perché per fare cassa non è questo il sistema: non si fa cassa controllando i veicoli con il telelaser. Qui si tenta di fare sicurezza. Purtroppo in Italia per fare consenso basta agire su due fronti: abbassare le tasse e alzare il limite di velocità».

La violenza stradale è la prima causa di morte in Italia per le persone sotto i 29 anni e i costi dell’incidentalità nel nostro Paese sono stimati fra i 28 e i 35 miliardi di euro. Come si può essere contro la Città 30, come non si può sostenere Bologna?”

Marco Scarponi, segretario generale Fondazione Michele Scarponi – Ets

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