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Federico Barboni Da skater a organizzatore dei Mondiali Downhill Skateboard nelle Filippine

«Questo incarico significa molto per me, vedersi riconoscere il proprio impegno speso negli anni con una responsabilità simile è assolutamente la più grande delle soddisfazioni che potessi avere, dandomi ulteriore stimolo a perseverare in cosa credo»

Classe 1985, Federico Barboni, jesino, ha sempre avuto fin da giovane una grande passione per lo sport. Nel pattinaggio corsa, all’età di soli 3 anni, è stato allenato da Paolo Marcelloni fino all’età di 5 anni.

«Questa esperienza mi ha insegnato la disciplina e la determinazione che ho portato con me durante tutto il mio percorso sportivo».

Negli anni successivi si appassiona a nuoto, basket, karate e pallavolo, provando sempre nuove sfide e mettendo alla prova le sue capacità in nuove discipline.

A 14 anni scopre il mondo dello skateboard e ne resta subito affascinato. Da quel momento, dedica tutto il suo impegno a questa disciplina.

Nel 2007 fonda il primo Campionato Italiano Downhill Skateboard, un evento che ha contribuito a promuovere la disciplina in Italia e nel 2010 diventa co-fondatore della Commissione Skateboard. Attualmente è vice responsabile della Commissione Skateboarding per la Federazione Italiana Sport Rotellistici (Fisr, ex Fihp), posizione che gli permette di contribuire attivamente alla crescita dello skateboarding nel nostro Paese.

Nel 2012 ottiene il titolo di Campione italiano Downhill Skateboard e da qui la scelta di contribuire con la propria esperienza alla crescita dello sport.

Dal 2016 al 2018 viene nominato Presidente della Federazione Internazionale Downhill Idf (International downhill federation), gestendo l’annuale Coppa del Mondo composta da oltre 15 competizioni distribuite nei cinque continenti.

Attualmente è il Chairman della Commissione Skateboard Downhill della Federazione internazionale World Skate, federazione che porterà lo Skateboarding alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024 e Los Angeles 2028

Nel 2022, spronato dallo stesso Federico, lo raggiunge a livello agonistico lo jesino Roberto Marasca, classe 1983, il quale lo scorso novembre guadagna un posto in Nazionale per i Campionati Mondiali di San Juan in Argentina, ricambiando la convocazione laureandosi vice Campione del Mondo nello Streetluge: la prima medaglia ufficiale portata in Italia da un atleta dello Skateboarding.

Entrambi organizzatori dell’evento mondiale “Verdicchio Race” assieme a Matteo Fioretti e pionieri dello sport dal 2000, hanno visto le loro strade dividersi nella stessa passione, ma il tempo ha fatto il suo corso con una vittoria che rimarrà nella storia. Anche quest’anno, Roberto Marasca, l’amico e compagno di tante vittorie, sarà convocato per il prossimo Campionato Mondiale nelle Filippine dal 21 al 25 febbraio.


Ma questa volta Federico, invece di partecipare nelle vesti di Tecnico Ufficiale della Federazione World Skate, è stato chiamato dalla nazione ospitante come Responsabile Organizzatore per gestire i Campionati del Mondo 2024 Downhill Skateboard e Streetluge per la Federazione nazionale Skatepilipinas (https://www.facebook.com/SkatePilipinas/).

«Questo incarico significa molto per me. Vedersi riconoscere il proprio impegno speso negli anni con una responsabilità simile è assolutamente la più grande delle soddisfazioni che potessi avere, dandomi ulteriore stimolo a perseverare in cosa credo». 

L’impegno e la passione di Federico nello Skateboarding gli hanno regalato grandi soddisfazioni e riconoscimenti, con la speranza di far radicare concretamente lo sport anche nella propria città natale.

 «La mancanza di strutture dove poter praticare e promuovere lo skateboarding fra ragazzi e adulti di ogni età è il principale motivo di disinteresse per lo stesso. La presenza di strutture fruibili nella città, oltre a fungere come classici luoghi di incontri, porterebbe a praticare lo sport in sicurezza, all’aria aperta e senza intralciare la viabilità pedonale di Piazza Pergolesi». Conclude ironizzando Federico.

Le discipline

Lo Streetluge

Da “street” e “luge” un vocabolo che mixa il termine inglese “strada” ed il termine francofono “slitta” Si tratta di un mezzo privo di motore che sfrutta la forza gravitazionale, tipicamente utilizzata per gare in discesa su strade con un manto stradale ben curato. Il rider in posizione distesa conduce lo streetluge spostando il baricentro del corpo e frena la corsa utilizzando le suole delle scarpe facendo attrito sul manto stradale.

Il longboard

È una variante dello skateboard. Rispetto a uno skateboard tradizionale la tavola è più lunga e pesante, caratteristiche che garantiscono una maggiore stabilità ad alte velocità ma anche una minore versatilità in termini di evoluzioni. Anche qui i riders scendono in tuta di pelle e casco con scarpe da skateboard rinforzate sotto la suola per permettere la frenata. Una variante della frenata è lo “Slide” (scivolata), tecnica dove il rider porta la tavola in posizione trasversale rispetto alla discesa, portando letteralmente la tavola in derapata e permettendo il controllo della velocità.

Il downhill skateboarding

È la disciplina più veloce tra quelle dello Skateboard: si scende su strada asfaltata debitamente protetti da tuta di pelle, guanti e casco, sfruttando la forza di gravità e l’aerodinamica del proprio corpo oltre a una precisa tecnica di frenata, per affrontare curve e tornanti in piedi sullo skateboard fino al traguardo.

«Sono orgoglioso del mio percorso sportivo e degli obiettivi che ho raggiunto finora. Sono determinato a continuare a promuovere lo skateboard come uno sport di livello internazionale e a contribuire al suo sviluppo futuro».

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