Il libro “Come lupo nella pioggia”, giallo con delitto a Jesi

Jesi – “Chi del gitano i giorni abbella? La zingarella..”. Il coro del Trovatore di Verdi è l’incipit dell’ultimo libro che Ernesto Torta ha presentato lunedì 12 febbraio a Torino, scritto a quattro mani con Antonietta Macciocu, intitolato “Come lupo nella pioggia”, al Circolo dei lettori di via Bogino 9, moderato da Laura Onofri.

Prove di Salone del Libro? Intanto l’opera sta viaggiando verso Jesi, con la benedizione dei tantissimi che hanno affollato quello stupendo scorcio culturale che la città di Torino, con la casa editrice Golem in testa, ha saputo offrire a uno jesino e una sarda (anche se trapiantata a Torino da una vita, sempre una straordinaria sarda rimane dentro) che hanno creato un noir, un thriller, un giallo, chiamatelo a seconda dei momenti che vi farà vivere, ambientato nell’habitat culturale della città di Jesi, dove viene consumato l’efferato omicidio di una bellissima zingarella, appunto, delitto che viene affibbiato a un testimone pakistano con la fretta – più politica che altro – che assumono tutti i casi in cui il primo capro espiatorio appartiene a un ambiente extracomunitario.  

Indagini serrate, malaffare, un ambiente politico che si smarca ad ogni piè sospinto, bambini scomparsi e… altro non aggiungo, perché non voglio togliere la sorpresa finale.

L’ho letto in pdf, di questo ringrazio gli autori, e ho apprezzato e amato immediatamente la facilità di ideare a quattro mani, due a Jesi e due a Torino, due teste pensanti ma lontane, che hanno creato uno spaccato in cui da Jesi dove nasce, si dipana verso altri centri del nostro territorio una storia di oggi.

Potrei indicarvi il nome di chi ha compiuto atti esecrabili che superano addirittura l’omicidio, le località che i nostri eroi indaganti hanno toccato, ma preferisco che gustiate, tutti, anzi, pregustiate, la presentazione del libro che avverrà il 16 marzo, di pomeriggio, al Piccolo di Jesi, con uso di canti, recitazione, interviste, un happening come sono soliti organizzare Torta e il suo Bar Itinerante.

Non mancheranno quei punti di riferimento, come Antonietta Macciocu, come Patrizia Giardini e Marcello Mosconi, che a Torino hanno curato la parte musicale e le letture di alcuni brani, cosa che ripeteranno a Jesi. Insieme a molti ospiti, tipo…

Intanto aspettiamo il libro, per sfogliarlo con le nostre mani con la voracità del lettore incallito.

Una storia sbagliata, direbbe Faber, che riguarda da vicino il nostro mondo. E proprio qui, dal Pergolesi ai vicoli del centro storico, cominceremo a immaginare Jesi, la sanguinaria. Forse esagero, colpa di Verdi?